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Grisignano

Finti carabinieri truffano un'anziana e vengono arrestati da quelli veri

I malviventi avevano raccontato alla pensionata che la figlia rischiava il carcere facendosi dare 6 mila euro

Uno le aveva telefonato fingendosi «maresciallo di Camisano Vicentino»; l’altro si era presentato alla porta (quando il complice era ancora al telefono) facendosi consegnare dalla vittima, una pensionata, la somma di 6 mila euro dopo averle spiegato che quei soldi sarebbero serviti a evitare il carcere alla figlia che aveva fatto un incidente (investendo un ragazzo) mentre era alla guida della sua auto usando il telefono cellulare.

E la truffa, messa in atto l’altra sera, ai danni di un’anziana residente a Grisignano, era pure andata a segno. A tradire i due malviventi, Giuseppe Candido, 28 anni, e Antonio Laino, di 48, entrambi residenti a Casalnuovo di Napoli, in trasferta nel Vicentino; alla fine sarebbe stata l’ingordigia. Tanto che i due, evidentemente non paghi dei contanti ottenuti e dopo avere capito che la vittima era ormai caduta nella trappola; erano tornati alla carica dicendo alla pensionata che i soldi non erano sufficienti; che la situazione era più grave del previsto chiedendole pure dei gioielli.

Ma proprio mentre l’anziana stava cercando gli ori di famiglia è arrivata la figlia. Un arrivo che ha immediatamente messo in fuga il truffatore, atteso dal complice in auto. Nel frattempo la figlia della vittima ha immediatamente composto il 112, spiegato ai carabinieri - quelli veri - cosa fosse appena accaduto. Un equipaggio dei militari dell’Arma si è quindi immediatamente messo sulle tracce dell’auto segnalata bloccandola non distante dall’abitazione della pensionata. A bordo dei veicolo i due campani con il bottino.
Candido e Laino, dopo avere trascorso la notte in caserma, ieri mattina si sono presentati in tribunale per sostenere il processo per direttissima davanti al giudice e al vice procuratore onorario Massimo Schiavon.

Al termine dell’udienza i due truffatori - difesi dagli avvocati Elisa Cecchetto e Pier Nicolò Cecchin - dopo che il giudice ha convalidato il loro arresto sono stati rimessi in libertà. Nei loro confronti è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria del loro comune di residenza (Casalnuovo di Napoli) due volte al giorno. Candido avrebbe inoltre già presentato istanza di patteggiamento a un anno di reclusione. 

Matteo Bernardini

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