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Altavilla

«Crisi? Il sindaco se l’è cercata»

I consiglieri che il dimissionario Dalla Pozza ha citato come traditori ora passano al contrattacco: «Non ci ha mai ascoltati»
Il sindaco Dalla Pozza si è dimesso
Il sindaco Dalla Pozza si è dimesso
Il sindaco Dalla Pozza si è dimesso
Il sindaco Dalla Pozza si è dimesso

Un terremoto politico. È stata una vera e propria “epifania”, cioè rivelazione, ieri mattina per i cittadini di Altavilla che si sono svegliati con le dimissioni del proprio sindaco, Carlo Dalla Pozza. Una decisione inaspettata, per molti, ma che anticipa in pratica la discussione della mozione di sfiducia presentata a fine dicembre da 9 consiglieri di quella che oggi è l’opposizione.

La replica dei consiglieri

Consiglieri che oggi reagiscono di fronte alle dimissioni del primo cittadino. «Il valore di una squadra è dato dalla somma dei suoi componenti e non solo da chi la guida - dichiarano Alessandro Ugone ed Elisa Articci - . Le dimissioni arrivano troppo tardi, abbiamo dovuto vedere sgretolarsi tutta la squadra: si è dimesso un assessore perché non riusciva ad influenzare l'amministrazione, un consigliere dopo aver votato in conflitto d'interessi, e lo stesso sindaco non ha tutelato Altavilla dalla Tav, dal traffico e non ha portato i rondò sulla SR 11, non ha vigilato sui lavori alle scuole elementari e per questo i lavori si allungheranno fino alla prossima estate. Adesso però è il momento di guardare avanti e di costruire qualcosa di serio e concreto per Altavilla». 

La genesi della crisi

I due leghisti Massimo Conforto e Giulia Busato, invece, evidenziano di aver dato a Dalla Pozza varie possibilità per evitare la crisi. «Si dimentica di citare tutti i consiglieri di maggioranza che lo hanno abbandonato: Claudio Catagini, Margherita Fusari e Gianfranco Fin che era passato al Gruppo Misto – dicono -. Il fallimento della lista “Catagini Dalla Pozza sindaco” parte da lontano e il sindaco farebbe bene ad analizzare gli errori commessi. Dimettersi dopo che abbiamo presentato la sfiducia è solo l'ennesimo modo di fuggire dalle proprie responsabilità».

Parla l'ex assessore Roberto Scapin

Sulla questione interviene anche l’ex assessore, Roberto Scapin il quale rimanda al mittente le accuse che il primo cittadino ha fatto ieri dalle pagine del nostro Giornale: «Parla di tradimenti ma non cita chi prima l'ha voluto e poi abbandonato – osserva -. Rossella Zatton (ex assessore non eletto ndr) ed io abbiamo lavorato fino all’ultimo per salvare l’Amministrazione. E’ Dalla Pozza è il vero colpevole, parla di ingresso di partiti quando lui per primo ha rappresentato per anni un partito. Zatton ed io avevamo trovato il modo e la possibilità di andare avanti tranquillamente, il sindaco ha scelto invece di tirare la volata a qualcuno e non ha guardato al bene della collettività».

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La reazione del gruppo Amo Altavilla

Dura anche la reazione a caldo del gruppo “Amo Altavilla” di Silvia Burò, Elio Righetto e Francesco Albera. «Curioso che il sindaco non parli di altri consiglieri della maggioranza in primis dell’ex sindaco Claudio Catagini, suo mentore, che alle prime avvisaglie di crisi, da esperto “politico” ha preferito abbandonare la nave, certo del suo naufragio – chiosano -. E sul piano degli interventi 18 noi consiglieri neo eletti, nuovi rispetto alla precedente Amministrazione, avevamo espresso sin dall'insediamento il nostro parere contrario chiedendo alcune modifiche. Nonostante l’estromissione dalla maggioranza abbiamo sempre svolto il nostro mandato con responsabilità». E concludono: «Quanto al commissariamento, a 6 mesi dalle elezioni, nulla cambia per il paese e i cantieri aperti saranno gestiti dagli uffici. E il sindaco si faccia un esame di coscienza».

Antonella Fadda

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