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CALDOGNO

Strage di uccelli. «Esche di mais avvelenate»

Indagano le guardie zoofile dell’Enpa. Si stringe il cerchio attorno ai colpevoli. La conferma dagli esiti dei test
Decine di volatili senza vita sulle strade di Caldogno
Decine di volatili senza vita sulle strade di Caldogno
Decine di volatili senza vita sulle strade di Caldogno
Decine di volatili senza vita sulle strade di Caldogno

Sembrava un scena da film, invece era una triste realtà. Alla fine dello scorso anno decine e decine di uccelli sono piombate a terra senza vita sulle strade di Caldogno. Alcuni sono andati a sbattere violentemente contro le auto in transito, allarmando i conducenti rimasti senza parole. 

Disastro pianificato

«È stato un disastro pianificato, messo in atto con delle esche di mais avvelenato», è l’esito delle indagini delle guardie zoofile dell’Ente nazionale protezione animali che stanno stringendo il cerchio attorno ai colpevoli.
È stata in particolare una cittadina calidonense che stava transitando vicino alla discoteca Nordest ad accorgersi della gravità della situazione: si è resa conto che i volatili non erano morti a causa dell’impatto con l’auto ma che erano in preda ad atroci spasmi e convulsioni. 

Le guardie zoofile

Immediata la chiamata al nucleo delle guardie zoofile Enpa di Vicenza, che ha inviato un agente per verificare la situazione. Capita la gravità di quanto stava accadendo, con una strage di colombi e tortore dal collare, sono arrivate tre pattuglie delle guardie coordinate dall’ispettore regionale Renzo Rizzi.
L’istinto dei volontari Enpa è stato quello di provare a salvare gli animali agonizzanti ma non c’è stato niente da fare: tutti gli esemplari morivano in pochi minuti. Quindi sono scattate le indagini. Il primo passo è stato recuperare i corpi senza vita. Solo nelle vicinanze della zona, a Caldogno, sono state rinvenute le carcasse di una cinquantina di uccelli «ma è facile ipotizzare che molti si siano allontanati in volo dalla zona dove si trovavano le esche avvelenate tanto che, anche nei giorni successivi, sono arrivate molte testimonianze che comprovavano la morte di esemplari di specie diverse».

Strage di volatili

Rizzi aggiunge che «sono stati notati uccelli predatori intenti a consumare i resti di tortore e colombi avvelenati, se a questo aggiungiamo che anche un paio di giorni prima della segnalazione erano state notati dei decessi, ci potremmo trovare di fronte a un disastro ambientale di cui purtroppo non si conoscono le proporzioni». 

L’Istituto zooprofilattico delle Venezie ha comunicato che l’esame tossicologico delle carcasse e dell’esca rinvenuta ha denotato la presenza di sostanze tossiche di tipo carbufen e methomyl. Le guardie hanno raccolto il materiale e soprattutto le prove da inoltrare alla procura per incastrare i colpevoli, che avrebbero le ore contate.

Karl Zilliken

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