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CREAZZO

Bombarda si candida a sindaco: «Farò un centro per anziani»

Avvocato, già capogruppo della Lega Nord, oggi guida una lista di area centrosinistra. «Voglio essere più vicino ai cittadini»
Andrea Bombarda: avvocato, 60 anni, è sposato ed ha due figli FADDA
Andrea Bombarda: avvocato, 60 anni, è sposato ed ha due figli FADDA
Andrea Bombarda: avvocato, 60 anni, è sposato ed ha due figli FADDA
Andrea Bombarda: avvocato, 60 anni, è sposato ed ha due figli FADDA

Andrea Bombarda si candida a sindaco di Creazzo. Sarà una corsa a due per la poltrona di primo cittadino del Comune dove scorre il Retrone. Avversario di Carmela Maresca sarà dunque l’avvocato Bombarda, 60 anni, sposato con due figli, appoggiato dalla “Lista civica per Creazzo”.

Perché si è candidato?
Anche se in modo silenzioso mi è sempre piaciuta la politica sebbene non mi sia mai iscritto a nessun partito. Abito a Creazzo dal ’91 e negli ultimi anni ho notato un progressivo distacco dall’amministrazione. C’è una sorta di scollamento fra Comune e residenti. Ha un programma “antico”, basato su necessità che non ci sono più. Credo che il nostro territorio possa decisamente migliorare.

La nuova lista

La sua è una lista civica di area centro-sinistra?
Più che altro è pluralista e io ne sono un esempio: vengo da un’esperienza diversa. Il mio interesse principale è il bene dei cittadini e far progredire il territorio. In lista c’è sempre ampio confronto e lo stesso confronto vorremmo averlo con i cittadini.

Ci saranno anche i consiglieri che siedono in minoranza?
Si, con anche altre persone, con tessere di partito o meno, che completeranno la lista. I loro nomi saranno ufficializzati più avanti. Sono tutti di Creazzo tranne una persona che abita a Vicenza. 

L'addio alla Lega Nord

Lei è stato capogruppo di maggioranza della lista “Lega Nord-Creazzo della libertà” con l’ex sindaco Giacomin dal 2009 al 2014, cosa le ha fatto cambiare idea dopo 15 anni?
Non certo l’opportunismo perché io ho il mio lavoro. Ho notato però che il progetto politico portato avanti si è perso per strada. Dall’“altra parte”, diciamo così, mi è stato proposto un progetto politico incentrato sulla cura di territorio, persona, associazioni. Vorremmo provare a cambiare passo e proporre questo metodo diverso. 

Il nuovo programma

Secondo lei cosa manca oggi a Creazzo?
Abbiamo perso un’occasione con la ex Nut. Certo è un terreno privato ma se uno dei 4 palazzi che saranno costruiti fosse stato assegnato al Comune, avremo potuto avere un centro per anziani, un luogo per i servizi o per aggregazioni. Inutile negare che in paese alcune cose sono state fatte ma è stato fatto il minimo sindacale. Manca proprio la progettualità che guarda verso le persone. Basti pensare al progetto faraonico dell’asilo nido che costerà tanto alle casse comunali mentre siamo nel cosiddetto “inverno demografico”.

Cosa si propone da eletto?
Un diverso approccio con i creatini, di vicinanza, di comprensione e dialogo. Se usassi uno slogan direi “politica a km zero” e confronto continuo con tutte le associazioni, volontari e categorie, che sembrano abbandonati e non seguiti. 

C’è un progetto che vorrebbe concretizzare?
Ad esempio vorrei attuare il Paesc, il Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima, che è stato approvato dal Comune ma che è chiuso in un cassetto da tempo. Altro progetto sarebbe di creare un centro diurno di natura assistenziale e sanitaria per gli anziani nell’ex distretto sanitario. 

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