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Torri di Quartesolo

«Babbo Natale non esiste». Alla scuola materna è bufera sulla direttrice scolastica

Genitori infuriati dopo la recita con i bambini. «I nostri figli che l’hanno sentita si sono messi a piangere». «No, un malinteso»

«Arriverà il momento in cui i nostri bambini cominceranno a metabolizzare, e coglieranno gli indizi che lasceranno presagire che Babbo Natale non esiste, oppure scopriranno mamma e papà che dispongono i regali. Questo fa parte di quel qualcosa che sta cambiando dentro di loro. Ogni bambino è diverso, e finché non è pronto a scoprire la verità, la ignorerà». Lo ha detto Milena Meggiorin, direttrice della scuola paritaria e del nido integrato “San Giuseppe” di Lerino a Torri, parole pronunciate durante la festa di Natale. «I nostri figli si sono messi a piangere, increduli per ciò che avevano appena “scoperto”», hanno detto infuriati alcuni genitori. Per la scuola «si è trattato di un enorme fraintendimento».

Il discorso della direttrice sentito da alcuni alunni

È quanto accaduto alla “San Giuseppe” durante le due feste di Natale dedicate ai bambini. Fra una recita e l’altra, la direttrice ha affrontato temi significativi, quali la bellezza dell’aiutare il prossimo, l’importanza della pace e la forza della fantasia e dei sogni. Durante il suo discorso, ha ricordato quanto accaduto in una primaria di Firenze, in cui è esplicitamente stato detto agli alunni che Babbo Natale non esiste. La volontà di Milena Meggiorin di «attirare l’attenzione sull’imprescindibilità del “credere”» non è invece stata accolta bene dai genitori. «I bambini del nido non hanno sentito perché erano in sagrestia, ma i loro fratelli, sorelle e cuginetti della primaria che si trovavano lì insieme alle famiglie, hanno ascoltato le parole della direttrice. Alcuni di loro, sbalorditi, sono scoppiati a piangere dopo aver chiesto ai genitori se fosse vero o meno che Babbo Natale non esiste», ha dichiarato un papà. «Gli adulti hanno compreso che l’intento della direttrice non era quello di causare disagio, ma anzi di portare l’attenzione sulla magia del Natale; ma forse sarebbe stato più gradito se questo messaggio fosse stato destinato solamente ai genitori. Solo alcuni bambini hanno sentito, altri erano intenti a scartare i loro regalini», ha aggiunto una mamma.

Le scuse di Milena Meggiorin

A seguito delle accuse, Meggiorin ha replicato affermando che si è trattato di un enorme fraintendimento. «Mentre scrivevo il mio discorso di fine anno ho ricevuto una lettera, arrivata a tutte le scuole della provincia, da parte dell’ufficio scolastico, relativa alla spiacevole situazione accaduta a Firenze, e ho quindi deciso di estrapolarne il messaggio per ribadire l’importanza del pensiero magico. Mi dispiace aver scatenato la furia di alcuni genitori, nelle mie parole non c’era alcuna cattiva intenzione, anzi, per noi era importante precisare il valore di Babbo Natale in quanto figura religiosa, essendo noi una scuola cattolica di ispirazione cristiana».
«Per noi, il benessere delle famiglie che compongono la nostra scuola è di fondamentale importanza. È stato tutto un grande malinteso e speriamo che i genitori che sono rimasti delusi dal nostro discorso possano comprendere che non era nostra intenzione creare malumori», ha aggiunto Guido Dal Pozzo, il presidente della scuola “San Giuseppe”. «Ci spiace per i bambini».

Federica Zambrano

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