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Rosà

Strade vietate alle pecore. «Un errore, è una tradizione»

Cittadini spaccati dalla decisione. «Parlano tanto di salvaguardia delle usanze e negano questa pratica secolare»

«No alla transumanza delle pecore lungo le strade di Rosà». Il sindaco Elena Mezzalira ha firmato un’ordinanza che vieta il transito di greggi e mandrie sull’intero territorio comunale, con validità fino al 31 dicembre 2024. Una decisione, come riferisce il primo cittadino, presa perché non ci sono terreni pascolabili, perché il transito e la sosta di greggi crea ostacoli alla circolazione veicolare e imbratta le strade e per gli inconvenienti di ordine igienico-sanitario, come la dispersione di zecche al passaggio delle pecore. L’ordinanza però ha creato non pochi malumori tra i cittadini.

La critica: «Si eliminano le tradizioni»

«Io mi sono spostata a San Pietro perché Rosà sta diventando invivibile a causa del traffico - commenta Nilla Alberton -. Mi capitava spesso di vedere il gregge, ed è una cosa stupenda, tanto che prendevo le mie nipotine e le portavo a vedere gli animali passare. Loro rimanevano incantate. Abbiamo anche aperto “El Filò de na volta”, un gruppo di donne che si diverte a ritrovarsi e creare, proprio per risvegliare un po' le arti antiche e il piacere dello stare assieme. È una vergogna eliminare queste tradizioni. Il gregge è una cosa sempre bella, tutt’oggi, indipendentemente dall’età. Togliere la possibilità di passaggio non ha senso: alla prima pioggia lo sporco sulle strade va via. Ma al di là di tutto è una tradizione secolare che si cancella dal paese».

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«I disagi ci sono, ma ne sopportiamo tanti...»

Nilla Alberton non è la sola a essere rimasta delusa dall’ordinanza. Sono in molti a ritenere che mancheranno la gioia e la spensieratezza nel vedere passare gli animali che hanno fatto parte della gioventù di tante persone e che oggi elettrizzano i bambini. «Togliere il bello che è rimasto non porterà a nulla – riporta una rosatese -. Dispiace: parlano tanto di questione di igiene, ma dei rifiuti abbandonati vogliamo parlarne?». «Parlano tanto di tradizioni e origini – commenta un altro cittadino - e poi escono con queste ordinanze. Ci sono dei disagi, ma quanti ne sopportiamo senza che si faccia nulla?».

Elena Rancan

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