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Sfiorati i quaranta gradi Boom accessi in ospedale cresciuti del 20 per cento

Giovedì gli accessi al Pronto soccorso sono cresciuti del 20% Due giorni di caldo torrido in città e nel comprensorio. FOTO CECCON
Giovedì gli accessi al Pronto soccorso sono cresciuti del 20% Due giorni di caldo torrido in città e nel comprensorio. FOTO CECCON
Giovedì gli accessi al Pronto soccorso sono cresciuti del 20% Due giorni di caldo torrido in città e nel comprensorio. FOTO CECCON
Giovedì gli accessi al Pronto soccorso sono cresciuti del 20% Due giorni di caldo torrido in città e nel comprensorio. FOTO CECCON

L’aria è rovente, con temperature prossime ai 40° e le strutture sanitarie sono obbligate agli straordinari. Giovedì, all’apice dell’ondata di calore che ha pompato aria del Sahara su mezza Europa, sono stati circa 120 gli interventi tra pronto soccorso e altri presidi d’emergenza della città. Il 20 per cento in più di una “normale” giornata canicolare, con aumento proporzionale dei malesseri da caldo. Ieri la lieve flessione della temperatura ha riportato le cifre in media. Sono numeri, quelli registrati nelle ultime 48 ore che segnalano un supplemento di attività protratto per l’intera giornata anche se la situazione è rimasta complessivamente sotto controllo. Merito anche dei piani anti-caldo del Comune e dell’Ulss. Piani che, oltre ai classici consigli per contrastare la canicola (non uscire nelle ore centrali della giornata, indossare abiti chiari e bere molto) prevedono l’attivazione di numeri telefonici dedicati alle emergenze e l’interazione con realtà che si occupano di meteo. «Il piano prevede azioni informative e interventi mirati– fanno sapere i vertici dell’Ulss 7 -. È stata disposta una collaborazione quotidiana con l’Arpav in relazione alla qualità dell’aria e al rischio di disagio fisico». In caso di allarme climatico viene avvisato il personale sanitario direttamente interessato, dai medici di famiglia ai pediatri, a chi si occupa di anziani. «Il dipartimento di prevenzione – ancora l’Ulss – ha distribuito dei volantini informativi nelle farmacie e negli ambulatori del distretto e tiene aggiornato in tempo reale il sito dell’azienda sanitaria». Accanto ai medici, hanno fatto gli straordinari anche i meteorologi e gli appassionati di meteorologia. «Nel Bassanese le temperature più alte sono state raggiunte a Rosà - spiega Nicholas Farronato, gestore del sito “Meteo Bassano e Pedemontana del Grappa”- con i 39, 5° registrati giovedì attorno alle 16 nella frazione di S. Pietro. Molto calda è stata anche Mussolente con 38,5° all’apice dell’ondata africana». Bassano, complice anche la maggiore ventilazione garantita dalla vicinanza delle montagne e della Valsugana ha raggiunto “solo” i 37° nel pomeriggio di due giorni fa. «In generale le temperature nel Bassanese – aggiunge Farronato – sono oscillate tra i 37° e i 39°. A stupire, oltre alla quarantina di gradi registrata in pianura, sono stati i 26° di giovedì a 1500 metri di quota». Vale a dire che 48 ore fa a Cima Grappa la temperatura diurna era pari a quella che in questo periodo dell’anno si registra normalmente in pianura. «Ieri le termiche alla stessa quota – precisa Farronato – oscillavano tra i 15° e i 16°: sempre estive, ma nella norma». Quanto ai prossimi giorni, dopo l’assestamento delle ultime ore che ha riportato la colonnina di mercurio a indicare un caldo meno opprimente, fino a domani si dovrebbe proseguire con massime di poco superiori ai 30°, ma con umidità maggiore rispetto agli ultimi giorni. “Per un cambio di rotta – chiude Farronato – si dovrà attendere probabilmente mercoledì o giovedì, quando l’ingresso da nord-ovest di aria più fresca dovrebbe garantire i primi temporali». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lorenzo Parolin

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