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Rosà

Razzie di fiori al cimitero. «Gioco macabro, vergogna»

di Elena Rancan
In via Bertorelle, a Rosà, le segnalazioni non si contano. «Hanno preso pure la pianta che la mia nipotina ha lasciato per suo nonno, è distrutta»
Il camposanto di via Bertorelle, a Rosà
Il camposanto di via Bertorelle, a Rosà
Il camposanto di via Bertorelle, a Rosà
Il camposanto di via Bertorelle, a Rosà

Non basta il dolore per il lutto. I cittadini di Rosà devono purtroppo fare i conti anche con lo “sfregio” alle tombe del caro estinto nel cimitero di via Bertorelle. È ormai all’ordine del giorno infatti la razzia dei fiori dalle varie lapidi, fenomeno che sta spingendo anche l’Amministrazione comunale e la polizia locale a compiere delle indagini. Perché non si tratta di fatti occasionali ma di una situazione che si ripete con ritmi preoccupanti.

Lo sfogo dei cittadini

«Quale soddisfazione può provare la persona che ha commesso il furto dalla tomba di mio papà, lasciando però il sottovaso?», si chiede l’ultima vittima in ordine di tempo, che ha raccontato tutto sui social. Si tratta di fatti che destano vergogna tra la gente che, incredula, non riesce a capire come si possa rubare nei cimiteri. I commenti e le lamentele scorrono come fiumi, e molti sono i racconti delle proprie esperienze personali.

Rubata anche una piantina lasciata dalla nipotina per il nonno

«Alcuni giorni fa è successo anche a me – racconta personalmente la rosatese C.B. -. È infatti sparita una campana di ciclamino che aveva portato mia nipote per suo nonno, mio marito. Sono rimaste una campana di garofani e un’immagine di Padre Pio. Non è per la pianta, ma il significato che aveva per mia nipote, di sette anni, che ne ha sofferto molto, non riuscendo a capire il perché del gesto. Il ciclamino era sulla tomba da un anno e ancora fioriva. Dico solo che quella persona deve vergognarsi per il male che sta facendo. Quando sentivo parlare di questi fatti ignobili, mai avrei pensato che potesse accadere anche alla mia famiglia. Chi compie questi gesti è malato, tutto questo è vergognoso».

Furti a ripetizione

Dal cimitero vengono rubati mazzi di fiori, piante, oggetti vari, il tutto senza alcun motivo evidente, ma con grande dolore di chi si prende cura con amore e affetto alle tombe dei loro cari. «Non è una novità, è successo anche a me – aggiunge un’altra signora rosatese –. Forse è un macabro gioco, visto il ripetersi delle situazioni, perché queste azioni non hanno una logica, oltre a non avere morale».

Il sindaco Elena Mezzalira promette di interessarsi. «Le forze dell’ordine non hanno ricevuto alcuna notizia e a noi come Amministrazione non è giunta alcuna comunicazione - interviene -. Ma stiamo verificando e faremo i controlli del caso».

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