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Marostica

Rapina in casa armati di pistola, quattro arresti

I carabinieri sono venuti a capo di una serie di reati commessi ai danni di un imprenditore. Nei guai due scledensi e un thienese
Il video comunicato dei carabinieri

Alle prime ore dell’alba del 30 maggio 2023, i carabinieri di Bassano hanno proceduto a dare esecuzione all’ordinanza del gip di Vicenza di custodia in carcere nei confronti di Sami Rizaoui 27enne di Gallarate (VA), Ilyass Achraoui 31enne di Thiene, Omar Bribry 23enne di Schio, nonché della misura degli arresti domiciliari nei confronti di Carmelo Giacchi 55enne di Schio e del divieto di dimora nel Veneto nei confronti di Hicham Zidane 26enne di Cassano Magnago (VA).

La rapina ai danni di un imprenditore di Marostica

All'appello mancano ancora due persone che al momento sono irreperibili e che i militari stanno cercando. L'indagine ha avuto inizio dopo una rapina in casa verificatasi il 1° aprile 2021 ai danni di un imprenditore di Marostica quando tre individui mascherati hanno fatto irruzione in una abitazione entrando da una porta scorrevole della cucina che era stata scardinata con un piede di porco. Uno di loro era armato di pistola semi automatica.

Saliti al primo piano nella zona notte, i malfattori si imbattevano in un ospite del proprietario della casa, ancora a letto. Dopo averlo minacciato con la pistola e fotografato i suoi documenti, affinché fosse conosciuta la sua identità e la sua residenza ("adesso sappiamo dove abiti" gli avrebbero detto) i rapinatori rovistavano dappertutto per poi impossessarsi di due corone in metallo dorato, per un valore di poco più di cento euro, per quanto le loro intenzioni, chiaramente manifestate all’ospite, fossero quelle di rinvenire i preziosi dell’imprenditore. Quindi i malviventi si dileguavano a piedi attraverso i campi retrostanti, assieme ad altri complici.

I malviventi avevano preso di mira l'imprenditore

Nel prosieguo delle indagini veniva scoperto un tentativo di furto da parte degli stessi malfattori la mattina del 30 marzo 2021, appena due giorni prima, non portata a termine a causa della presenza del nipote dell’imprenditore, il quale, trovandosi occasionalmente a casa dello zio, si imbatteva in alcuni giovani, entrati furtivamente nel giardino, provocandone la fuga. Analogamente, anche la sera dell’11 aprile 2021, Omar Bribry, a bordo di un’utilitaria, unitamente ad Ilyass Achraoui e ad altro complice, avevano tentato l’ennesima incursione all’interno la ditta dello stesso imprenditore, nella periferia di Schio, col chiaro intento di portare a termine quanto prefissato, verosimilmente alla ricerca dei preziosi non rinvenuti a Marostica la mattina del 1° aprile 2021.

In tale occasione i tre soggetti, venivano messi in fuga grazie alla tempestiva attivazione del sistema di videosorveglianza che provocava l’immediato intervento del proprietario e dei carabinieri del posto. L’analisi dei filmati in tutto il comune e una articolata attività di indagine (analisi dei fotogrammi e filmati dei varchi dei circuiti di video sorveglianza comunali, analisi dei filmati delle case e ditte ubicate nelle immediate vicinanze della casa rapinata, disamina dei dati di traffico telefonico, testimonianze di una pluralità di persone, integrati da molteplici servizi di osservazione e pedinamenti ed il ultimo perquisizioni personali e locali degli indagati e conseguenti sequestri dei loro telefoni cellulari) da parte dei militari operanti hanno consentito di giungere alla fondata conclusione in ordine alla responsabilità di tutte le persone sottoposte a misure cautelari. Tutti, a vario titolo, sono indagati per essere stati gli esecutori materiali della rapina o comunque aver partecipato attivamente con funzioni di palo. Carmelo Giacchi, in qualità di basista, per aver fornito al gruppo criminale le informazioni necessarie per portare a compimento i delitti.

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