«Oggi più che mai sono determinato a continuare a lavorare per Pozzoleone, per concludere quanto cominciato ma soprattutto per dar seguito a tutti quei progetti già finanziati e che prenderanno forma dopo anni di duro lavoro». Edoardo Tomasetto, 34 anni, in consiglio comunale da quando ne aveva 18, punta al secondo mandato e svela le sue carte.
Il progetto
«“Continuità e rinascimento” – sostiene Tomasetto -, perché non dobbiamo mollare. Il paese deve rifiorire. Nel corso di questo mandato abbiamo ribaltato il Comune e tra i molti interventi abbiamo risolto una problematica che gravava sul centro di Friola, legata a una molestia olfattiva, dando una risposta concreta con lavori di mitigazione ambientale che in passato non si riuscivano. E a breve partiranno molte opere importanti».
Tomasetto si ripropone con la semplicità che lo contraddistingue ma anche con entusiasmo verso le nuove sfide e la propensione al dialogo. «Il mio è un approccio manageriale alla gestione dell’Ente - aggiunge -, perché bisogna essere analitici per gestire un Comune, proprio come se fosse un’azienda».
Le opere in rampa di lancio
Il sindaco uscente annuncia inoltre importanti opere in procinto di partire. «Tre grandi opere saranno presto realtà e daranno al Comune un nuovo volto - sottolinea con soddisfazione -. Si tratta della rotatoria di Friola, che spero di far partire già prima del voto, e della ciclabile di via Sega Vecchia. Quest’ultima, un investimento da 500 mila euro, già finanziata, sarà in grado di collegare il centro di Friola con il cimitero, quale risposta a una necessità che esiste da tempo. Abbiamo inoltre già finanziato un altro grande progetto, la ciclabile che congiunge Pozzoleone a Bolzano Vicentino, Quinto Vicentino e Bressanvido, per un costo di 560 mila euro, finanziata per 280 mila euro dalla Provincia, che verrà realizzata in via Vittorio Emanuele. Ecco, vorrei tanto restare sindaco per avere l’opportunità di portarle a compimento».
Un lavoro importante
Molti sono i risultati conseguiti in questo mandato, ma il primo cittadino su tutti cita lo sgombero dei nomadi dal lungo Brenta. E le minoranze? «Sono due anni che in Consiglio e non esistono più – conclude -. L’unico consigliere di minoranza è passato in maggioranza, riconoscendo l’importante operato di questa amministrazione comunale»