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Verso il voto/1

Nicola Finco: «Per la mia Bassano aprirò un'Agenda Urbana»

di Alessandro Comin
A Bassano porto con se l'esperienza amministrativa di 14 anni di Consiglio Regionale del Veneto. «La città ha bisogno di cambiare passo e diventare protagonista dell'area»
Nicola Finco
Nicola Finco
Nicola Finco
Nicola Finco

Nicola Finco, il suo slogan è "Per un cambio di passo".

Bassano ha bisogno davvero di cambiare passo e di tornare protagonista di area. Per questo mi sono deciso a candidarmi. Per chi ha passione politica, occuparsi del territorio in cui si è nati è la più straordinaria delle occasioni e quando mi è stato chiesto dalla Lega, Forza Italia, Democrazia Cristiana e la civica che porta il mio nome di mettermi a disposizione non ho avuto dubbi. 

Con un'alleanza un po' strana.

È vero che la formula che abbiamo scelto può incuriosire e generare perplessità, ma ricordo che due dei tre partiti che compongono il centrodestra mi sostengono. E poi in questa tornata elettorale delle Comunali stiamo vedendo tante alchimie diverse, e questo capita perché in ogni territorio ci sono storie e ci sono geografie diverse, non c'è una sola ricetta per essere alternativi alla sinistra.

La vostra allora è la migliore?

La nostra è una ed è quella che rappresenta meglio il voto dei bassanesi, da sempre luogo di elezione dei moderati. A Bassano porto con me l'esperienza amministrativa di 14 anni di Consiglio Regionale del Veneto, a fianco del Presidente Zaia, che sarà un ulteriore valore aggiunto per riconnettere la città alle politiche di area e venete.

Promesse?

Le relazioni e la credibilità costruite in tutti questi anni verrano messe a disposizione della città in cui sono nato e che amo. A Bassano vent'anni fa sognavamo di diventare provincia, non ci siamo riusciti, ma il punto dolente è che rispetto ad allora la centralità della nostra città si è ulteriormente offuscata. Abbiamo perso servizi importanti che ne certificavano il protagonismo e quello che è rimasto è diventato secondario. Ospedale, Tribunale, Archivio di Stato, Commissariato di Polizia, Agenzia delle Entrate, tutti presidi di primo livello che sono, nel tempo, retrocessi. C'è una leadership di territorio da recuperare e un lavoro in rete da fare.

Come sintetizzarlo?

Bassano ha bisogno di una vera e propria Agenda Urbana, che individui priorità e tempi di esecuzione delle decisioni, una bussola che ci guidi a trasformare emergenze in occasioni, che ci porti ad aggiornare il software della politica cittadina che in certi settori è fermo al Commodore 64. Ma anche una città che sia bike friendly, con una bicipolitana che faciliti lo scambio interzonale ferro-gomma-bici nell'area della stazione dei treni e degli autobus, coinvolgendo anche le tante aziende che si occupano di componentistica per le biciclette.

Molti i nodi irrisolti.

Le criticità poi sono chiare: il Piano Mar, la viabilità cittadina, il Polo Museale Santa Chiara, il Tribunale il Tempio Ossario, solo per fare qualche esempio. Con una popolazione in costante invecchiamento, bisogna essere consapevoli che ci troviamo a vivere una rivoluzione qualitativa nell'articolazione della vita e quindi dobbiamo riflettere sull'invecchiamento attivo, riconoscendo che c'è una fase della vita tutta nuova e da inventare, che si sta inserendo tra le tradizionali età adulta ed età anziana del passato. Siamo di fronte ad una fascia sociale, impensabile fino a qualche anno fa, che si allarga sempre di più e che ha aspettative e bisogni che sindaci ed assessori spesso sottovalutano. Vi è poi, sul fronte opposto, l'urgenza di progettare e costruire adeguati servizi per l'infanzia, fondamentali per favorire l'occupazione femminile e la natalità, ma anche opportunità per i giovani, strategiche per mantenere i nostri ragazzi sul territorio, coltivando le proprie ambizioni, accrescendo le competenze e promuovendo i talenti ai quali serve un contesto in cui crescere. Un esempio è il recupero della ex scuola Mazzini, che potrà essere il luogo di alta formazione al servizio delle imprese del territorio.

Non ha ancora citato l'ospedale, spesso nei suoi pensieri e non solo.

E l'ospedale. Infine va potenziata la presenza dell'ospedale di Bassano e tutti i servizi connessi per farlo tornare ad essere un punto di eccellenza.

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