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Valbrenta / Monte Grappa

Multato ottantenne venditore abusivo di formaggi

Sequestrati i prodotti caseari venduti per strada dall'anziano come fossero "di malga"
I prodotti caseari sono stati sequestrati dai militari di Carpanè
I prodotti caseari sono stati sequestrati dai militari di Carpanè
I prodotti caseari sono stati sequestrati dai militari di Carpanè
I prodotti caseari sono stati sequestrati dai militari di Carpanè

Arrivava in auto, metteva fuori un banchetto, ci posizionava i suoi formaggi e davanti esponeva un grande cartello con scritto: "Specialità malghe del Grappa e Valbrenta". Peccato però che l'attività fosse abusiva e la merce dalla provenienza quanto meno dubbia. È così finito nei guai un ottantenne residente in provincia di Treviso che sbarcava il lunario improvvisandosi casaro.

Lo faceva lungo le strade di Valbrenta o in alcune località del Grappa per vendere dei prodotti caseari che lasciava intendere essere di montagna. Una vendita apparentemente diretta ma illecita che l'anziano compiva quotidianamente da parecchi mesi, o forse anni, al punto da finire sulla bocca di tutti per l'evidente mancanza di rispetto delle norme igienico-sanitarie e per il sospetto che si trattasse di prodotti non così genuini.

I formaggi esposti, senza protezione e tanto meno refrigerazione, hanno inoltre turbato più di qualche passante, facendo pervenire diverse segnalazioni ai carabinieri forestali del nucleo di Carpanè. Lamentele giunte anche dagli stessi malghesi e dai rivenditori autorizzati per la potenziale concorrenza sleale che da troppo l'anziano esercitava nei loro confronti. Da qui l'indagine dei militari messa in atto per localizzare e fermare l'uomo, peraltro già noto per lo stesso reato.

Lo scorso 2 marzo infatti all'ottantenne era stata comminata una sanzione di 5 mila euro per la vendita non autorizzata di alimenti in modalità igienico-sanitaria non consona, sanzione che a quanto pare non è stata sufficiente a farlo scoraggiare dal continuare a compiere l'illecito. La multa ora è stata di 3 mila euro a cui è seguito il sequestro di tutti gli alimenti, di dubbia provenienza, per l'inosservanza delle medesime norme.

Michela Cola

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