Nei giorni scorsi si è spento a 89 anni all’Hospice Casa Gerosa, dov’era stato trasferito dall’ospedale San Bassiano, Giorgio Castellan, una delle figure di maggior spicco e non solo nel Bassanese nell’ambito della ristorazione. Nel 1966, dopo essere rientrato dal Canada, aveva fondato con la moglie Luigina, la Malga Verde di via Volpara a Mussolente, diventato uno dei punti di riferimento per tantissimi appassionati della buona cucina.
È morto Giorgio Castellan, ristoratore e fondatore della Malga Verde
I funerali si svolgeranno lunedì 18 settembre alle 10,30 nella chiesa arcipretale di Mussolente, mentre stasera alle 19,30 verrà recitato il rosario. Giorgio Castellan lascia la moglie, ancora attiva nel locale, i figli Jimmy che ne è l’attuale titolare, Claudio, Davys, Ilaria e Rossella. Domani, domenica alle 19,30, sarà recitato il rosario in chiesa.
Castellan era emigrato in Canada. Poi il ritorno a Mussolente
Nativo di Bassano nell’immediato dopoguerra s’era trasferito con il fratello Gualtiero in Canada e aveva lavorato nel settore edile, nella costruzione di case in legno. Rientrato in Italia, con Luigina ha creato la Malga Verde alla quale ha dedicato tutta la vita lavorativa. Appassionato di caccia, gli piaceva in particolare cucinare gli spiedi con carne e selvaggina. Si dedicava pure a curare i terreni di famiglia e soprattutto gli ulivi dai quali traeva l’olio.
Lo scorso anno era stato vittima di un incidente in campagna
Nella lunga vita Giorgio aveva subito numerosi infortuni anche lavorando con i trattori. Il più recente, grave l’anno scorso, quando era caduto da un ulivo riportando la lacerazione di un rene e di un polmone. Ma ne era uscito. Poi, all’improvviso, il male.
Il ricordo dei figli
«Papà - ha ricordato la figlia Ilaria - era molto attivo ed altruista. Amava la compagnia e in diverse occasioni radunava i parenti per festeggiare qualche avvenimento». Il ristoratore amava la musica, suonava la fisarmonica e da giovane era stato componente di una band. «Con la mamma e i fratelli - ha aggiunto la figlia Ilaria - ci sentiamo in dovere di ringraziare i sanitari del San Bassiano e dell’Hospice Casa Gerosa».