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Tezze sul Brenta

Muore nel rogo dell'auto: forse fatale l'ultima sigaretta

È una tragedia tinta di giallo quella avvenuta nelle prime ore di ieri a Tezze sul Brenta. Era quasi l'alba quando il bidello delle scuole del paese è stato trovato carbonizzato accanto alla sua auto, parcheggiata in un posteggio nella frazione di Granella, a pochi passi dalla sua abitazione. L'allarme è scattato verso le 5, quando una residente ha notato l'Alfa Romeo 147 avvolta dalle fiamme. L'immediato intervento dei vigili del fuoco è stato purtroppo inutile: il rogo aveva già distrutto il mezzo, e per Graziano Gheller, 61 anni, separato e con due figli grandi, non c'era ormai più nulla da fare. A Tezze sono accorsi anche i carabinieri di Bassano. Tra le ipotesi, seppur non sia stata scartata quella del gesto estremo, sembra prendere sempre più corpo la probabilità che Gheller, accanito fumatore, si sia addormentato in auto con la sigaretta accesa e che, ripresosi, abbia tentato di mettersi in salvo accasciandosi accanto all'auto. Del fatto è stata subito avvisata la procura di Vicenza. Le indagini sono tutt'ora in corso. Per ora si escluderebbe l'ipotesi che l'incendio veda il coinvolgimento di terze persone. Erano da poco passate le 5 quando una residente in via Loss, accanto al centro diurno per anziani di Granella, dalla finestra ha visto fiamme e fumo nel parcheggio antistante. La donna ha subito dato l'allarme, i pompieri di Bassano sono arrivati a Tezze in pochi minuti. Attivate le operazioni di spegnimento si sono presto resi conto del dramma che avevano di fronte: nell'Alfa Romeo 147 si intravedeva il corpo di una persona, ormai carbonizzato. L'auto è stata presto riconosciuta come quella di Graziano Gheller, residente in via Cavazzoni, a un centinaio di metri dal luogo dell'incendio. I carabinieri di Bassano stanno indagando. Seppur non si escluda l'ipotesi del suicidio, gli approfondimenti dei militari dell'Arma, che potrebbero dover richiedere l'ausilio anche dei tecnici dei vigili del fuoco, puntano anche a capire se l'incendio sia stato del tutto accidentale, e ovviamente ad accertare le cause che hanno fatto scoppiare il rogo. Al momento, sul luogo della tragedia, non sarebbero nemmeno stati trovati reagenti specifici. L'operatore scolastico, dipendente dell'istituto comprensivo "San Francesco", nelle scorse settimane era stato soccorso in due occasioni, quando era stato trovato in difficoltà all'interno della sua auto. In un caso erano intervenuti i sanitari del 118, allertati da alcuni passanti; nell'altro, l'aiuto era arrivato da passanti che lo avevano visto in stato di semincoscienza lungo una pista ciclabile del paese. Gheller, benvoluto da tutti, da qualche tempo era seguito anche dai servizi sociali del Comune, che stavano tentando di aiutarlo per superare e vincere le sue difficoltà. In paese la gente rimane perplessa. Il sentimento comune, tra i cittadini di Tezze, è che Graziano Gheller non abbia commesso un gesto estremo. Le testimonianze riferiscono di una persona sì disagiata, ma non tale da giustificarne una decisione simile. Nessuno vuole crederci. «Ma se l'ho visto solo il giorno prima», sottolinea un tedaroto. Gheller abitava in un appartamento in affitto a poche centinaia di metri dal luogo dell'incendio. I vicini ritengono che, non riuscendo a prendere sonno, sia salito in auto per fumare una sigaretta, per poi addormentarsi. «In paese era molto conosciuto, anche dai più giovani e lo si vedeva spesso in giro - ricorda l'edicolante di Granella -. Non mancava mai di salutare e di scambiare qualche battuta. Questa mattina, facendo la consegna dei giornali, avevo notato i vigili del fuoco e i carabinieri, mai avrei pensato si trattasse di Graziano». «Aveva avuto dei problemi di salute che, assieme ad altre difficoltà, probabilmente lo avranno portato ad una situazione di disagio sociale con cui tutt'ora conviveva - aggiunge un conoscente - ma stava lavorando. Per me ha preso sonno con la sigaretta in mano. Era un accanito fumatore». «Propendo per un fatto accidentale, più che volontario - interviene il sindaco Luigi Pellanda, un pensiero condiviso dal vicesindaco Lago - Attualmente Graziano lavorava come collaboratore scolastico comprensivo di Tezze ed era apprezzato e ben voluto. Svolgeva il suo lavoro con attenzione. Porgere le nostre condoglianze alla famiglia, questo fatto dispiace molto». «Era una buona persona e apprezzata nel lavoro - aggiunge l'assessore al sociale, Massimo Tessarollo -. Teneva molto alla sua comunità». 

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