Sempre più difficile la situazione in Valbrenta a causa dei continui cedimenti della parete rocciosa, in particolare in destra Brenta. Il maltempo di queste ultime ore non fa che aggravare un’emergenza che sembra senza fine. È delle scorse ore, infatti, l’ennesima scarica di sassi sulla ciclabile a Piovega di sotto, in territorio di Enego ma a fondovalle, sul percorso della ciclabile del Brenta. Mercoledì mattina, nella stessa località, grossi massi pesanti anche diversi quintali erano finiti sia sull'asfalto che nel Brenta e lungo gli argini per un tratto di una cinquantina di metri.
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La pioggia è caduta incessante
Dopo Posina, Velo d’Astico e Recoaro, il territorio del Comune di Valbrenta è quello su cui è caduta più pioggia in poco più di 24 ore fra mercoledì e giovedì: 65 mm di acqua. Gli effetti, purtroppo, si sono visti subito. Un’emergenza, si diceva, che sembra non finire: dall’11 gennaio scorso, quando sulla ss 47 e sulla ferrovia Bassano-Trento franarono circa 300mc di roccia e poi dal 24 gennaio quando, in destra Brenta, alcuni massi finirono sulla ciclabile di cui non si conoscono ancora i tempi della riapertura. Ma il maltempo delle ultime ore ha avuto conseguenze anche altrove, in particolare nelle zone collinari già di per sé fragili.
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Smottamento a Vallonara
È il caso, ad esempio, del Marosticense. Nel corso della notte fra giovedì e ieri lungo via Costacurta, nella zona di Vallonara, si è verificato uno smottamento su un fronte di una quindicina di metri. I tecnici del Comune scaligero sono intervenuti immediatamente effettuando sopralluoghi in collina nei punti in cui alcuni era stata segnalata la caduta di alcuni massi. Problemi analoghi si sono verificati sul Massiccio del Grappa. In particolare lungo la strada provinciale Cadorna, in territorio di Romano. Qui, all’altezza del sesto tornante, alcuni massi sono finiti sulla carreggiata.