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NOVE AL VOTO

Luca Rebellato: «Paese da riprendere in mano Pnrr, il treno passa una volta»

Il nuovo volto, Luca Rebellato
Il nuovo volto, Luca Rebellato
Il nuovo volto, Luca Rebellato
Il nuovo volto, Luca Rebellato

Luca Rebellato, 56 anni, consulente finanziario, è il nome civico designato da due referenti politici locali del centrodestra, Valter Marcon per la Lega e Remo Zaminato per Fratelli d'Italia.

Un volto nuovo per Nove.
Di fatto sì, ma mi definisco più un tecnico che un politico, poiché metto a disposizione un'esperienza professionale di 36 anni nel credito: il saper fare impresa e il sapersi muovere in determinati ambiti potrà giovare molto all'impegno amministrativo.

Qual è la situazione del paese?
Nove va interamente ripreso per mano. Il commissariamento ha bloccato qualsiasi attività straordinaria e abbiamo perso molte opportunità del Pnrr, a differenza degli altri Comuni del Bassanese. Il reddito pro capite qui è sotto i 20 mila euro, circa il 20% in meno della situazione dei paesi vicini. Cruciali saranno il coinvolgimento delle 74 associazioni, coordinate dalla Pro; la lotta al degrado nel pubblico e nel privato; una viabilità migliore e una maggior cura per scuole e centro anziani.

Ci sono delle opere o dei progetti che le stanno a cuore?
Senz'altro va ripensata la viabilità. Con una rotatoria a Crosara e, ambizione mia, la costruzione di una rotatoria anche in centro, in modo da togliere il semaforo ed evitare il caos e l'inquinamento legati al passaggio dei pendolari. Inoltre va smaltito il traffico da est, deviandolo subito a sinistra, con relative opere, mettendo così in sicurezza anche gli alunni.

La Pedemontana Patrimonio Servizi ha ancora senso di esistere?
Sarà motivo di immediata discussione. È stata svuotata del suo "core business" e quindi bisognerà studiare bilancio e prospettive. Ci sono però anche una centralina idroelettrica che al momento è ferma perché non è stata effettuata la manutenzione e c'è un ecocentro chiuso che noi vogliamo sia riaperto, magari spostandolo nella zona industriale. Ecco perché, oltre a PPS, bisognerà avviare un dialogo pure con Etra.

Qual è e quale sarà il ruolo della ceramica per l'economia locale?
Ci sono realtà che funzionano, anche a marchio proprio, che hanno differenziato le produzioni su settori nuovi o innovativi o hanno ridotto le quantità in favore di piccole tirature personalizzate ma ad elevato valore aggiunto. Con il giusto sostegno e la capacità di saper affrontare il passaggio generazionale il settore ceramico manterrà la sua peculiarità. È inoltre attrattivo anche per grandi marchi in quanto qui ci sono conoscenze e competenze.

Il Pnrr può fornire grandi opportunità di sviluppo...
È un treno che passa una volta sola. Alcune linee sono definitivamente chiuse, su altre possiamo ancora farcela. La nostra volontà è di attivarci per recuperare il tempo perso, in considerazione del fatto che parte dei fondi hanno scadenza 2024. Altri fronti su cui ci concentreremo per dei contributi saranno il recupero dei piccoli borghi e l'illuminazione pubblica. Daremo comunque subito avvio alle opere finanziate quali pista ciclopedonale tra via Santa Romana e l'incrocio via Sandri e pista ciclopedonale da via Brenta a via Rizzi.

Come descrive il suo gruppo?
È davvero coeso, pronto a lavorare al meglio. Cinque componenti, tra l'altro, vantano già delle esperienze amministrative, mentre le presenze di Marcon, già referente degli artigiani, e Zeudi Marini, psicologa già al servizio dell'Ulss, sono una garanzia rispettivamente nel dialogo con le categorie economiche e nell'affrontare temi delicati come scuola e sociale. La squadra è importante perché io da solo non potrò occuparmi di tutto e dovrò delegare a persone capaci.

Davide Moro

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