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Altopiano

Le malghe entrano nell’Unesco. C’è l’ok di tutti i Comuni

Il presidente Oro: «Grande visibilità a livello mondiale e nuove relazioni». Il dossier all’esame dell’apposita commissione

L’Altopiano fa un nuovo passo in avanti nella candidatura a biosfera dell'Unesco. Con l’approvazione da parte di tutti i Consigli comunali altopianesi del dossier redatto dall’Unione montana nel 2022 e sostenuto dal ministero dell’ambiente, l’ente sovracomunale potrà ora presentare formalmente la candidatura del territorio a “Riserva di Biosfera Mab Unesco”.

Le malghe pubbliche sono 79, una quarantina le private

È il patrimonio malghivo a caratterizzare la candidatura, con 79 strutture pubbliche e una quarantina di private. Secondo la Spettabile Reggenza, «rappresentano tangibilmente la conservazione della biodiversità e della diversità culturale permettendo uno sviluppo economico sostenibile sul piano ambientale, culturale e sociale». Un passo importante per l’Altopiano, che intende, se la candidatura sarà accettata, promuovere questi valori con attività di ricerca e formazione, proiettando l’unicità di questa tradizione millenaria nel futuro, coniugando la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità con delle strategie di sviluppo sostenibile.

L'obiettivo: essere riconosciuti come sito Biosfera

«È chiaro che venire riconosciuti come sito Biosfera darebbe una grande visibilità in ambito europeo e mondiale a eccellenze e valori locali – spiega il presidente della Spettabile Reggenza, Bruno Oro -. Offrirebbe inoltre un’opportunità di confronto e apertura a nuove relazioni culturali, sociali ed economiche con altri territori afferenti alla rete internazionale Mab che stanno affrontando le stesse sfide della sostenibilità».
Ad oggi il programma Mab conta 748 siti nel mondo, di cui venti in Italia e 3 in Veneto. «Di passi importanti ne abbiamo già compiuti – aggiunge il vicepresidente dell’Unione montana, Diego Rigoni -. Con la Via delle Malghe, la certificazione Pefc dei boschi e la certificazione biologica dei pascoli d’alpeggio questi elementi fondamentali del nostro territorio sono stati tutelati e preservati, oltre che promossi a livello turistico ed ambientale».

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Il procedimento è ancora molto lungo

Dopo l’approvazione del dossier da parte del Consiglio di Gallio, il sindaco Emanuele Munari ha puntualizzato: «Il procedimento è lungo, come emerso durante la mia presidenza dell’Unione montana quando abbiamo per la prima volta affrontato il tema. Questa approvazione ora permette di andare avanti auspicando che a novembre, mese in cui la commissione Unesco apposita valuta le richieste pervenute, possa regalare all’Altopiano una nuova perla, riconoscendo il valore del territorio e del lavoro compiuto da amministrazioni e imprese».

Gerardo Rigoni

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