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Bassano

La mobilitazione: anche gli imprenditori a sostegno del convento

Un progetto in tre punti per salvare la permanenza dei frati Cappuccini
La mobilitazione: imprenditori e amministratori insieme per salvare il convento dei Cappuccini CECCON
La mobilitazione: imprenditori e amministratori insieme per salvare il convento dei Cappuccini CECCON
La mobilitazione: imprenditori e amministratori insieme per salvare il convento dei Cappuccini CECCON
La mobilitazione: imprenditori e amministratori insieme per salvare il convento dei Cappuccini CECCON

In un mese si deciderà il destino del convento dei frati Cappuccini: è stato fissato per fine febbraio il Capitolo generale dell’ordine che si pronuncerà sulla chiusura ipotizzata dall’Ordine. 
Ma per scongiurare il pericolo e convincere i delegati francescani a votare in chiave positiva la società civile sta definendo i dettagli di un progetto di sostegno e di rilancio della struttura religiosa, mentre continua la raccolta firme.

La petizione

Ad annunciarlo ieri, sul sagrato della chiesa di San Sebastiano, l’assessore regionale Elena Donazzan, il presidente mandamentale di Confartigianato Sandro Venzo assieme agli imprenditori Giuseppe Aquila e Carlo Fantinato e numerosi sindaci del comprensorio bassanese che stanno appoggiando le iniziative.
«La petizione “Salviamo i Frati a Bassano” lanciata su change.org ha già raggiunto le cinquemila firme, a cui vanno sommate le tremila raccolte qui in chiesa - ha dichiarato l’assessore regionale -. Segno di un grande e inaspettato coinvolgimento che da inizio gennaio ha già visto l’adesione di personaggi famosi come Paolo Coelho, Jean Alesi, Remo Girone e Miki Biasion. Da più parti sono giunte proposte concrete e promesse di sostegno economico che stiamo componendo in un progetto articolato in tre punti. Dopo averci messo il cuore firmando la petizione, ora è necessario metterci le mani».

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Salvare il convento

Al primo posto della proposta la ristrutturazione e la rigenerazione dell’immobile: «Il convento è in un punto strategico del flusso pedonale che ogni giorno percorre l’anello del Brenta. Aprire un chiosco, senza snaturare la spiritualità del luogo, costituirebbe una doppia opportunità: offrire ristoro in un tratto in cui non ci sono bar e far conoscere l’ambiente ai tanti che ancora ne ignorano la storia secolare e le finalità», ha continuato Donazzan. 
Al secondo e terzo punto del progetto l’accoglienza e l’attività convegnistica spirituale. 
«Stiamo costituendo un’associazione di scopo, presieduta dal padre priore che avrà diritto di veto. È già all’opera un notaio che lavorerà pro bono, come chiediamo a i tutti i professionisti, gli artigiani e i volontari che aderiranno al progetto – ha continuato Donazzan -. L’intento è di ricavare piccoli appartamenti per famiglie in difficoltà, padri separati o docenti fuori sede. Oltre a ciò, desideriamo promuovere la struttura come sede di convegni».

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In prima fila

In prima fila nella mobilitazione anche l’imprenditoria. Giuseppe Aquila, titolare di Penne Montegrappa, ha annunciato la realizzazione di un’edizione limitata di penne dipinte a mano, raffiguranti il sacrificio di san Sebastiano, che verranno messe all’asta per i collezionisti mondiali. Carlo Fantinato, leader della Protek srl, assieme a una cordata di colleghi si dice pronto a raccogliere annualmente centomila euro da destinare alla struttura.
Si stanno cercando anche i volontari per gestire visite guidate ai patrimoni del convento, come la biblioteca con volumi del Cinquecento, la mostra permanente che raccoglie strumenti di lavoro dell’antica farmacia e della sartoria, o per valorizzare il vigneto e l’oliveto. «Grazie a facebook si sono già fatti avanti dieci persone e non dubitiamo che ne arriveranno altre», il commento di Venzo. 

La prossime iniziative

Annunciate per i prossimi giorni ulteriori iniziative che andranno a definire il progetto da sottoporre al Capitolo per evitare la chiusura del convento. Giovedì, in occasione della giornata della vita, la chiesa di San Sebastiano ospiterà una veglia di preghiera con tutte le parrocchie del Bassanese. Mentre è in programma per il 10 febbraio nel convitto cappuccino una cena con tutti i sindaci del comprensorio. 

 

Federica Augusta Rossi

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