<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

La città rimonta in sella
Dopo il flop bike-sharing
ecco il turismo a pedali

Percorsi e una “ciclofficina“ nell’immediato futuro della città per incentivare l’uso della biciclettaCicloturisti appena “sbarcati“ a Bassano FOTO CECCON
Percorsi e una “ciclofficina“ nell’immediato futuro della città per incentivare l’uso della biciclettaCicloturisti appena “sbarcati“ a Bassano FOTO CECCON
Percorsi e una “ciclofficina“ nell’immediato futuro della città per incentivare l’uso della biciclettaCicloturisti appena “sbarcati“ a Bassano FOTO CECCON
Percorsi e una “ciclofficina“ nell’immediato futuro della città per incentivare l’uso della biciclettaCicloturisti appena “sbarcati“ a Bassano FOTO CECCON

I numeri del turismo tradizionale quest’anno sembrano segnare il passo e l'Amministrazione comunale batte nuove strade: vuole richiamare visitatori a pedali. In Veneto orientale percorsi e servizi dedicati ai ciclisti sono da tempo una realtà, Bassano prova a non perdere il treno e alza il sipario sulla Ciclofficina. Chiusa l'esperienza del bike sharing, la novità è la "stazione di servizio" (e scambio) per la mobilità in bicicletta. L’obiettivo è incentivare turismo ciclistico e ciclismo urbano e, contemporaneamente, sperimentare un progetto integrato sportivo, sociale e culturale.

Il primo passo è il via libera della giunta alla creazione di un centro di assistenza e formazione per meccanici fai da te. Inizialmente in via Gamba, in uno spazio del lascito Baccin, tra qualche mese nell’ex ospedale, sarà possibile partecipare a corsi di formazione o usufruire di un “pronto soccorso bici” sotto l’egida della Fiab, Federazione italiana amici della bicicletta.

“L’obiettivo a breve termine – spiega il sindaco, Riccardo Poletto – è insegnare ai ciclisti urbani l’abc di manutenzione e riparazione. Interventi semplici, per non trovarsi in panne di fronte a una foratura o a una noia meccanica”.

A cornice di questa formazione di base, è prevista anche la professionalizzazione di futuri meccanici. “Giovani che intendono avviare un’attività- riprende Poletto -, ma anche richiedenti asilo che non vogliono stare con le mani in mano o adulti che desiderino ampliare il ventaglio di competenze”.

Resta che il bike sharing avviato due amministrazioni fa dall’allora assessore ai lavori pubblici Egidio Torresan offriva un servizio di prestito gratuito. Servizio i cui costi di manutenzione, superiori ai diecimila euro l’anno, hanno però convinto l’attuale governo cittadino a cambiare rotta. “Più conveniente recuperare bici usate – continua infatto il sindaco -, tirarle a lucido e metterle a disposizione. La ciclofficina offrirà anche questo servizio”.

Quanto all’ipotesi di un conflitto coi meccanici che lavorano in città, Poletto mette le mani avanti. “Sarà insegnata la manutenzione di base – chiude - e un eventuale “pronto soccorso” sarà attivo negli orari di chiusura delle officine private. Nel resto d’Europa le ciclofficine sono la regola sui grandi percorsi cicloturistici. Se vogliamo che Bassano diventi appetibile, dobbiamo attrezzarci”.

Attrezzarsi e sperimentare, provando a far coesistere in un unico progetto aspetti diversi: dallo sport, alle buone pratiche ambientali, alla cultura e al sociale. “È anche un discorso legato ai finanziamenti – spiega l’assessore al turismo Giovanni Cunico -. Sempre di più, i bandi pubblici chiedono ai progetti di toccare più centri di interesse. Lo stesso vale sul fronte privato, quando ci si presenta da uno sponsor”. Ecco allora che la ciclofficina, affidata a un ente come la Fiab sotto l’egida dell’Amministrazione, pensata per offrire un servizio ai cicloturisti e formazione a chi desideri ricollocarsi sul mercato, fungerà da progetto pilota. Con la cornice della candidatura di Bassano a Città europea dello sport, rispetto alla quale l’Amministrazione ha puntato sulla pratica sportiva di base e sull’inclusione dei disabili. A dispetto dei costi contenuti in poche migliaia di euro, la ciclofficina è un progetto ambizioso. Se funzionerà, il turismo sostenibile nel Bassanese troverebbe la strada spianata.

Lorenzo Parolin

Suggerimenti