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Asiago

Il cane Luna sbranato dai lupi vicino a casa

Si riaccendono le polemiche attorno alla presenza dei grandi predatori anche sull'Altopiano di Asiago
La foto ricordo pubblicata sul post per il cane Luna sbranato dai lupi sull'Altopiano
La foto ricordo pubblicata sul post per il cane Luna sbranato dai lupi sull'Altopiano
La foto ricordo pubblicata sul post per il cane Luna sbranato dai lupi sull'Altopiano
La foto ricordo pubblicata sul post per il cane Luna sbranato dai lupi sull'Altopiano

Una cagnetta è stata sbranata a pochi metri da casa e per giunta in una contrada molto popolata del capoluogo altopianese. Luna, meticcia di 13 anni, correva nei prati dietro casa in contrada Pennar ad Asiago, come faceva sempre. Poi non si è fatta più vedere, nonostante i richiami. I suoi padroni si sono messi a cercarla, anche di notte, ma solo l’indomani l’hanno ritrovata a qualche decina di metri da casa, purtroppo sbranata dai lupi. È stata attaccata mentre tentava disperatamente di raggiungere casa, la sua salvezza.

I predatori sono tornati a farsi vivi sull'Altopiano di Asiago

Dopo un periodo di relativa calma, durante il quale non si sono avuti particolari episodi, sono tornati a farsi vivi i predatori. Con le nevicate sulle montagne più alte e la discesa della fauna selvatica a quote minori per cercare cibo, pure il branco si è spostato e ha manifestato la sua presenza ai Pennar, contrada asiaghese molto popolosa e dove naturalmente ci sono anche molti animali domestici.

Cane sbranato dai lupi in contrada Pennar ad Asiago

«Ora come lo spiego a mia figlia - commenta Serena Rigoni, esprimendo tutta la rabbia e la sofferenza della famiglia - che il nostro cane è stato dilaniato dai lupi a 30 metri da casa? Luna è stata una parte della nostra famiglia, chi possiede un animale sa bene cosa proviamo». Sentimenti condivisi da molti sui social, dove non sono mancate però anche le critiche per aver lasciato il cane libero, sapendo che ci sono i lupi sull’Altopiano. «Non è stata lasciata libera ma stava correndo e giocando come ha sempre fatto - aggiunge la mamma di Serena, Chiara Carli -. Speriamo solo che non accada a una persona perché, come si diceva per l'orso, anche per i lupi si sottolinea come non attaccano l'uomo poi abbiamo visto cos’è successo in Trentino».

Si riaccendono le polemiche attorno alla presenza dei grandi predatori

Il fatto ha riacceso immediatamente le polemiche attorno alla presenza dei grandi predatori. Life Wolfalps EU proprio pochi giorni fa ha annunciato: «Con l'arrivo dell'inverno e della neve riparte il monitoraggio del lupo. Questo sarà l'ultimo anno di progetto, e il monitoraggio si svolgerà in modo coordinato, standardizzato e intensivo sull'arco alpino. I mesi autunnali invece sono stati dedicati alle riunioni di formazione degli operatori e alla programmazione dei transetti da effettuare».

Nel quinto convegno di Life Wolfalps tenutosi a Torino, dove esperti di varie nazioni si sono confrontati su metodi e mezzi per il monitoraggio dei lupi, si è sottolineato come «i grandi carnivori, specie i lupi, sono un argomento molto controverso e la necessità di sapere quanti esemplari ci sono è ritenuta fondamentale per gestire il predatore ed eventualmente riconsiderare il suo status di tutela. Purtroppo la quantificazione della popolazione è molto difficile in quanto è una specie elusiva e distribuita su ampie aree. Rimane che la specie è in forte espansione e richiede quindi maggiori risorse umane, economiche e logistiche».

Gerardo Rigoni

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