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Romano d'Ezzelino

I vandali della scuola si sono costituiti al sindaco

Sono tutti minori che abitano in zona. Il sindaco Bontorin: «Il primo passo è stato fatto. Ora risarcimento dei danni e lavori socialmente utili»
La scia di devastazione lasciata dai ragazzini alla scuola media
La scia di devastazione lasciata dai ragazzini alla scuola media
La scia di devastazione lasciata dai ragazzini alla scuola media
La scia di devastazione lasciata dai ragazzini alla scuola media

Si sono costituiti i responsabili degli atti vandalici commessi nella scuola media Monte Grappa di Romano nella notte tra sabato e domenica scorsi. Sono tutti minorenni, sui quindici anni. Assieme alle rispettive famiglie, venerdì si sono recati dal sindaco , al quale hanno confermato la dinamica dei fatti che la dirigenza scolastica, l'Amministrazione comunale e i carabinieri avevano ricostruito esaminando le registrazioni delle telecamere di sorveglianza.

L'ammissione dei ragazzini

Gli autori hanno anche ammesso di essersi intromessi nell'area scolastica la notte successiva al raid vandalico nel tentativo di porre rimedio ai danni. In quell'occasione hanno pure lasciato un biglietto di scuse con il quale si dichiaravano pentiti e promettevano di non ripetere più il grave gesto. Tentativo di riparazione però che non ha impietosito la dirigenza e l'Amministrazione, che di concerto hanno rivolto un ultimatum affinché i colpevoli ammettessero il coinvolgimento.

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Si tratta di un gruppo di minorenni, tutti della zona

«La grande pressione esercitata nei giorni di domenica pomeriggio e lunedì - rivela Bontorin - ha fatto emergere dei primi tentativi, da parte di alcuni ragazzi, di rendersi disponibili ad ammettere la propria colpevolezza. Di comune accordo con il dirigente scolastico, che ringrazio, abbiamo aspettato qualche giorno per capire se fossero coinvolti altri ragazzi, oltre a quelli che già si erano fatti vivi. Nello specifico, si tratta di un gruppo di ragazzi della zona, tutti minorenni, che attraverso i loro genitori o direttamente si sono interfacciati con me». Gli autori, oltre al risarcimento del danno economico, dovranno svolgere anche azioni concrete a favore della comunità.

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È un danneggiamento pubblico

«Il primo passo è stato fatto, perché i colpevoli hanno realizzato appieno la gravità del loro comportamento, che non è stato e non sarà classificato da nessuna delle parti in causa come una semplice "bravata", perché si tratta di un grave danneggiamento pubblico», ha dichiarato il sindaco.Nell'incontro di venerdì tra i responsabili, le famiglie e l'Amministrazione si è deciso di convocare un'altra riunione per la fine della prossima settimana. Nel frattempo i giovanissimi dovranno individuare le azioni risarcitorie da proporre.

«Ora devono aiutare la comunità»

«L'intenzione e la speranza è che i ragazzi si presentino con delle proposte che non contemplino solo il pagamento del danno economico, ma che dimostrino un'effettiva volontà di rimediare al fatto con iniziative a supporto della comunità. In caso contrario abbiamo già definito una lista di lavori socialmente utili a cui dovranno dedicarsi, ma la vera soddisfazione, per me e per i docenti tutti, sarebbe trasformare questa vicenda in un precedente dall'alto valore pedagogico grazie proprio alla risposta dei ragazzi».

Federica Augusta Rossi

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