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I commercianti: «Ponte chiuso? Sconti sulle tasse»

Confcommercio all’attacco sulla nuova emergenza del Ponte
Confcommercio all’attacco sulla nuova emergenza del Ponte
Confcommercio all’attacco sulla nuova emergenza del Ponte
Confcommercio all’attacco sulla nuova emergenza del Ponte

Commercianti sul piede di guerra a difesa delle attività di Angarano che rischiano l’isolamento nel caso di una chiusura prolungata del Ponte degli Alpini. Chiedono anche una riduzione delle imposte, considerato il danno economico che sarà provocato dai lavori di somma urgenza. Lavori che non sono ancora stati ufficialmente affidati: ieri, altra fumata nera, a testimonianza che la situazione è estremamente delicata. Si è appreso che le ditte veneziane, le prime individuate dal Comune, alla fine hanno dato forfait, perché i lavori si erano rivelati più complicati del previsto. L’Amministrazione si è rivolta a una ditta triestina, che però non ha ancora sciolto la riserva. «Non è stato facile trovare ditte che abbiano dato la loro disponibilità per questo tipo di operazioni - afferma infatti l’assessore ai lavori pubblici Roberto Campagnolo -. Ora il feedback con l’azienda di Trieste è positivo, anche se sta ancora valutando le modalità organizzative e deve calcolare se sarà in grado di rispettare le tempistiche di lavorazione previste, pari a cinque settimane». Prima o poi, però, la messa in sicurezza dovrà partire, anche perché altrimenti potrebbe realizzarsi la peggiore delle ipotesi, e cioè la chiusura del ponte fino al subentro della Inco di Pergine Valsugana a metà dicembre. Ieri, intanto, è arrivata la dura presa di posizione da parte dei vertici della Confcommercio di Bassano. «La situazione è grave - afferma Alberto Borriero, presidente dei negozianti ed esercenti cittadini -. C’è la possibilità che il monumento venga chiuso già dalla Fiera Franca fino al ponte del primo novembre. In quel caso vi sarebbe un doppio problema: da un lato la non transitabilità del ponte, dall’altro il completo isolamento di Angarano». Nel quartiere sono attive ben 39 attività economiche, per 320 dipendenti, che rischiano quindi di essere tagliate fuori dal turismo cittadino. «I titolari sono completamente in balia degli eventi - prosegue Borriero - Non sanno se chiudere per un periodo o se mettere in ferie i loro collaboratori». Confcommercio avanza precise richieste all’Amministrazione Poletto: «Un ottimo gesto sarebbe ridurre le imposte comunali a queste aziende - afferma Borriero - come pure organizzare eventi ad Angarano. Durante la chiusura, però, e non a Natale come ipotizzato dal sindaco. A patto che il calendario ci venga comunicato subito». Siccome anche l’occhio vuole la sua parte, i commercianti chiedono la sostituzione delle transenne sul ponte di due metri con altre di un metro, una maggiore pulizia e l’installazione di addobbi durante il periodo natalizio. Il vicepresidente della categoria Romano Zanon lancia una proposta in più. «Bisogna costruire un ponte di emergenza, che sia una passerella o un Bailey poco importa, basta che venga garantito l’attraversamento - riferisce Zanon -. Sappiamo che può essere costoso, ma è l’unica soluzione». Allontanate come la peste invece proposte come il servizio traghetto o gli autobus sostitutivi, che il presidente del mandamento bassanese Paolo Lunardi non ha esitato a definire «folkloristiche». •

Enrico Saretta

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