BASSANO. Sono entrati allo stadio Mercante di Bassano con due fumogeni esplosivi che avevano lanciato in campo durante il match tra giallorossi e il Teramo ma sono stati incastrati dalle telecamere e dalla tessera del tifoso: il commissariato di Bassano ha chiesto un daspo di almeno tre anni per due ultras abruzzesi.
La partita dello scorso 30 dicembre è finita 2 a 1 per il Bassano Virtus e sugli spalti c’era qualche decina di tifosi del Teramo. Tra loro anche una donna di 47 anni e un ragazzo di 26 anni, che evidentemente non volevano solo assistere al match ma anche intervenire in modo assolutamente illecito. La donna, controllata all’ingresso in maniera sommaria anche perché in possesso di una tessera del tifoso, era riuscita a nascondere tra i vestiti due fumogeni di ultima generazione, che oltre al fumo nella fase finale esplodono. I candelotti sono stati poi passati al collega tifoso di 26 anni. La tecnica, ripresa nel dettaglio dalle telecamere dello stadio, era più che collaudata: lo scambio è avvenuto dietro a uno striscione. Il ragazzo li ha presi dalle mani della donna, si è nascosto dietro gli spalti, lo ha acceso e quindi li ha lanciati in campo.
Se il primo fumogeno non ha superato le reti di sicurezza ed è rimasto ai margini degli spalti, il secondo - lanciato verso la fine del secondo tempo - è arrivato a bordo campo, dove è esploso del tutto durante il match, mettendo a rischio non solo la sicurezza degli spettatori ma anche quella dei giocatori e di un guardalinee.
Gli autori, residenti a Teramo, sono stati identificati dagli agenti del vicequestore David De Leo, che hanno incrociato i frame delle videocamere e gli accessi registrati dalle card del tifoso. La donna è stata denunciata per possesso di artifici pirotecnici, il giovane per lancio di materiale pericoloso, per entrambi è stato chiesto un daspo di almeno tre anni con obbligo di firma.