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Rosà

Frigo subito in piscina a Rosà. Autografi, foto e allenamento

di Elena Rancan
Idolo Manuel Frigo attorniato da giovanissimi ammiratori ieri mattina al Centro nuoto di Rosà
Idolo Manuel Frigo attorniato da giovanissimi ammiratori ieri mattina al Centro nuoto di Rosà
Idolo Manuel Frigo attorniato da giovanissimi ammiratori ieri mattina al Centro nuoto di Rosà
Idolo Manuel Frigo attorniato da giovanissimi ammiratori ieri mattina al Centro nuoto di Rosà

È arrivato all’aeroporto di Venezia l’altra sera, con la sua storica medaglia d’argento nella staffetta 4 per 100 stile libero. Manuel Frigo, il giovane nuotatore cresciuto al centro nuoto Rosà, è tornato a casa a Castione di Loria (Treviso) per alcuni giorni. Ma solo dopo una notte passata in famiglia, è corso ad allenarsi nella sua piscina, la stessa che lo ha visto crescere, maturare e vincere. Si è preannunciato con semplicità, inviando un messaggio al cellulare del direttore tecnico Antonella Beghetto: «Ciao Lella, domani mattina vengo a fare un bagnetto». In queste poche parole, tutta la genuinità del campione e l’amicizia che lo lega all’ambiente sportivo di Rosà. Accolto dallo staff e dagli atleti della società sportiva, assieme ai bimbi incantati e increduli già pronti con i foglietti in mano, Manuel si è seduto a un tavolino, ha estratto una penna e ha dispensato autografi e mille sorrisi, concedendosi pazientemente a tutti per foto e conversazioni. Sì, perché Manuel prima di tutto è un ragazzo gentile, tranquillo e piuttosto timido, ma con una forza dentro che lui solo sa come sprigionare. «Ti senti una grande responsabilità all’arrivo quando sei tu l’ultimo frazionista che deve toccare il bordo vasca – racconta, ricordando il momento della consacrazione olimpica -. Mi sono goduto la gara, giocandomela. All’arrivo, prima ho guardato i miei compagni e poi il tabellone. Sapevamo che potevamo fare bene, perché siamo una bella squadra». Parla con semplicità, seguendo anche i bambini che gli girano accanto, salutandolo e aspettando un autografo. Non si sottrae, rivolgendo la parola a tutti, in attesa di poter entrare in vasca per sciogliersi un po’. «E’ bello tornare dove sono cresciuto e dove, negli anni, ho vissuto anche alcuni momenti bui – continua Manuel -, superati dall’amicizia che avevo trovato nel gruppo, che mi dava la forza per andare avanti. Ho pensato anche di smettere, ma grazie a Claudio Priamo, il mio allenatore, ho insistito e sono andato avanti, credendoci e raggiungendo traguardi importanti». Ora il suo prossimo obiettivo sono i partecipazione ai campionati europei, previsti a Roma il prossimo anno. «Ai ragazzi mi sento di dire che il nuoto non è uno sport semplice – aggiunge -: ci vuole tanta passione, e bisogna crederci. Io non ero nessuno, ma con costanza e sacrifici si può arrivare dove si vuole. Per quel che mi riguarda, mai pensavo di andare alle Olimpiadi e salire sul podio. Ancora non ci credo, realizzerò con calma». Ed è ancora piacevolmente incredula l’amministrazione comunale che, una volta salutatolo alla partenza, mai avrebbe pensato di ritrovarlo qui con una medaglia prestigiosa. Manuel si allenerà a Rosà ancora per alcuni giorni. Nel frattempo passerà a salutare la nonna che abita in paese, per dedicarsi poi a una vacanza che trascorrerà con i fratelli e i cugini.

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