Transitando lungo via Vittoria a Mussolente, i componenti della pattuglia della polizia associata Cassola-Mussolente hanno notato, parcheggiata di fronte alla farmacia, una moto Mbk 125, con una targa che, pur vista al volo, ha destato sospetti. Un bel colpo d'occhio. I vigili si sono fermati e hanno atteso che il proprietario del veicolo, un quarantanovenne residente a Romano d'Ezzelino, uscisse proprio dalla farmacia. Gli accertamenti hanno fatto emergere carenze assai gravi a carico dell'uomo che guidava la moto pur essendo senza la patente che gli era stata ritirata e revocata circa un anno e mezzo fa, e con il libretto di circolazione non valido e non assicurato.
Il quarantanovenne, che lavora in un'azienda del comprensorio, aveva escogitato un bel sistema per aggirare l'ostacolo rappresentato dalla mancanza del documento di guida. Aveva infatti ricostruito la targa inserendo i numeri di un vecchio ciclomotore, in disuso, di proprietà del fratello. Inoltre aveva scovato in casa anche la carta di circolazione del veicolo del congiunto, appropriandosene. Solo che al controllo della polizia locale è emerso che i numeri di telaio della motocicletta non più utilizzata e dell'Mbk non corrispondevano.
Ai vigili l'uomo subito aveva raccontato di aver ricostruito la targa perché aveva perso l'originale ma alla fine è stato costretto ad ammettere di aver acquistato la moto, sprovvista di targa e di libretto di circolazione, da un conoscente per poi effettuare la manomissione e servirsi del documento del fratello.
Allo stesso sono state contestate le infrazioni amministrative per guida senza patente, circolazione con ciclomotore non immatricolato, privo di assicurazione per una sanzione pecuniaria complessiva di cinquemila 100 euro, con il sequestro del mezzo ai fini di confisca.