<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Il personaggio

Enrico è oro olimpico di matematica. «I problemi? È come sbrogliare una matassa»

di Lucio Zonta
Lo studente 19enne, al quinto anno del liceo Da Ponte di Bassano, ha sbaragliato 300 contendenti alle Olimpiadi di Matematica, vincendo ex aequo
Enrico Zonta alle premiazioni, al centro in camicia gialla con la mascotte dell’evento
Enrico Zonta alle premiazioni, al centro in camicia gialla con la mascotte dell’evento
Enrico Zonta alle premiazioni, al centro in camicia gialla con la mascotte dell’evento
Enrico Zonta alle premiazioni, al centro in camicia gialla con la mascotte dell’evento

L’anno scorso si era classificato secondo con 38 punti alle spalle di Luca Sartori, compagno di studi del liceo scientifico Jacopo Da Ponte. Pochi giorni fa ha centrato l’oro alla 40a edizione delle Olimpiadi di Matematica con il punteggio massimo di 42 punti, a parti merito con uno studente di Perugia nella finale disputata nella Colonia Agip di Cesenatico. 

Protagonista Enrico Zonta, 19 anni il prossimo 8 giugno, di Cassola, al quinto anno dell’indirizzo scienze applicate, approdato alla finalissima dopo aver vinto la selezione tramite i giochi di Archimede del Da Ponte e poi quelli provinciali.

Dal Vicentino sono stati promossi alle finali di Cesenatico 13 studenti, preparati dalla Mathesis provinciale. E alla prova individuale hanno preso parte circa 300 bravissimi arrivati da tutta Italia. Tra gli addetti al controllo delle gare era impegnato anche Matteo Poletto, studente di matematica alla Normale di Pisa, figlio dell’ex sindaco di Bassano, Riccardo e già vincitore della stessa Olimpiade del 2020. Ma lo studente cassolese, Enrico Zonta, con il perugino Lorenzo Bastione, hanno sbaragliato il campo.

Leggi anche
Olimpiadi della matematica in Giappone: oro e bronzo a due studenti vicentini
 

 

«La prova finale - ha raccontato Enrico Zonta - prevedeva lo svolgimento di alcuni problemi ciascuno dei quali era suddiviso in sette punti. In alcuni c’erano già le soluzioni ma avevamo il compito di individuare i passaggi necessari per arrivare al risultato. Ho fatto tutti gli esercizi anche in un tempo minore delle quattro ore e mezzo fissate, ma son rimasto al tavolo fino all’ultimo per controllare con molta attenzione gli elaborati. Era necessario essere rigorosi al massimo. Nell’edizione 2023 le prove erano più difficili ed ero ancor più soddisfatto rispetto a quest’anno ma certamente toccare il massimo del punteggio è stato un grande traguardo».

Leggi anche
I "fuoriclasse della scuola": tre vicentini tra gli otto studenti veneti premiati

 

«La matematica - ha sottolineato ancora lo studente - mi ha attirato fin dalle secondarie di primo grado. È interessante, equivale a sbrogliare una matassa, scoprendone il nodo per poi scioglierla. Sono curioso e mia piace individuare dove si celano gli inghippi».
In generale però Enrico non è molto contento dell’andamento scolastico: «La fisica mi appassiona ma lo studio no - ha infatti sottolineato - e sono insufficiente in tre materie. Spero di recuperare. Per il prossimo futuro punto a effettuare i test per entrare nella facoltà di matematica, alla Galileiana di Padova o alla Normale Superiore di Pisa».

Enrico ha gareggiato sempre per il Da Ponte, con altri sei compagni, anche nella prova a squadre: il liceo bassanese si è classificato decimo. In 8a posizione un altro istituto della nostra provincia, il Quadri, lo scientifico di Vicenza.

Suggerimenti