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Pove

Dalmonte è pronto per il bis e la minoranza lo applaude

«Riconfermo la Giunta, il paese è stato rivitalizzato. C'è però ancora da fare». Alessi lascia: «Ma il sindaco ha fatto bene»

Nel segno della continuità il sindaco di Pove, Francesco Dalmonte, ha ufficializzato la sua ricandidatura a primo cittadino, sempre per la lista civica di appartenenza, "Pove per tutti". Dopo il divorzio di qualche mese fa con Orio Mocellin, storico amministratore, Dalmonte sta ora lavorando alla nuova squadra prospettando comunque una riconferma quasi totale del gruppo uscente.«Coloro che mi hanno affiancato in questa esperienza hanno avuto idee e progetti che hanno rivitalizzato la comunità coinvolgendo tutte le categorie sociali in un clima di armonia e collaborazione - afferma Dalmonte, riferendosi ai propri assessori -. Posso solo apprezzare quanto svolto finora così come ho stimato l'azione della minoranza, che si è sempre dimostrata propositiva».Il sindaco uscente traccia quindi un bilancio.

«In questo cinquennio sono stati realizzati tanti interventi, con particolare attenzione alle scuole e al risparmio energetico, e altri stanno per essere ultimati, come il parco e le sue strutture sportive, e altri progetti stanno per partire - riferisce -. Uno fra tutti è la nuova biblioteca, che sarà costruita ex novo nel centro storico e per la quale sono stati stanziati 1,3 milioni di euro. Un edificio che comprenderà anche una sala multimediale e che potrebbe essere pronto a fine 2025».In programma, sempre secondo il sindaco, c'è pure la ciclopista che collega Solagna a Bassano passando per via Fossà e Ca' Morolazzaro, nonché una rotatoria in via Annibale da Bassano all'intersezione con via Ca' Cornaro.«Dobbiamo pensare - ancora il sindaco - pure ad ampi parcheggi a servizio dell'istituto Parolini, attualmente in ampliamento, così come in accordo con Anas sarà necessario alzare il sottopasso in corrispondenza dello svincolo di Pove sulla statale 47 per consentire il transito dei tir diretti alla zona industriale».

Molte le idee e i progetti in gestazione pure nel sociale «per dare nuovi stimoli al paese», precisa Dalmonte, il quale confida in una minoranza di qualità. Minoranza che, però, potrebbe non esserci, almeno da parte della capofila di "Pove futura", Alessandra Alessi. «Dopo 10 anni di opposizione - dichiara - mi ritiro per lasciare spazio ad altri e perché sono certa che Dalmonte saprà portare avanti bene il lavoro iniziato: ha dato nuova linfa al paese ed è sempre stato in prima linea di fronte a qualsiasi criticità. È un uomo che agisce sempre in buona fede per il bene della comunità. Lascio con un suggerimento: incoraggiare il ricambio generazionale per fare posto ai giovani».

Michela Cola

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