San Vito ci riprova. A poco più di un mese dal “flop” alle elezioni del 25 ottobre scorso, il quartiere più popoloso di Bassano torna alle urne per il rinnovo del comitato rionale. Le nuove elezioni sono state programmate per questo fine settimana. I 5.215 aventi diritto potranno a recarsi a votare domani e domenica, diversamente dalla tornata precedente, quando i seggi erano rimasti aperti una sola giornata. Con un giorno in più, l’Amministrazione punta quindi a scongiurare il rischio di ripetere il fallimento. Il sindaco Riccardo Poletto lancia un appello ai residenti di San Vito affinché si rechino in massa a votare.
«Ci sono molti candidati e si tratta di persone veramente affidabili e preparate - afferma - È fondamentale dunque che i cittadini vadano a votare, in modo che il comitato venga istituito e possa mettersi immediatamente al lavoro. I consigli di quartieri sono uno strumento essenziale di democrazia».
In caso il quorum non venga raggiunto neppure questa volta, non si svolgeranno ulteriori elezioni. Come prevede il Regolamento dei quartieri, il sindaco potrà decidere di affidare servizi e beni del rione in custodia a singole persone o a specifiche associazioni. Per San Vito potrebbe essere un bel problema. Proprio in questi giorni, infatti, sono emerse pesanti problematiche d’incuria del verde pubblico nelle aree del quartiere, a causa del taglio dei finanziamenti comunali alla ditta Sis. L’assessore alla cura urbana Roberto Campagnolo ha perciò ventilato l’ipotesi che nel prossimo periodo i volontari del quartiere possano essere chiamati a fare la loro parte, incaricandosi di eseguire alcune operazioni di manutenzione del verde. Senza un comitato a coordinarli, la situazione potrebbe complicarsi. Quella dell’incuria del verde pubblico non è l’unica questione a tenere banco a San Vito. Proprio in questi giorni, infatti, sono arrivati i 20 profughi attesi da tempo, che hanno trovato casa in una palazzina di via monte Sabotino. Il comitato rionale uscente, guidato da Loredana Sandra Zarpellon, ha protestato con l’Amministrazione per le modalità con cui è stata gestita l’accoglienza. Insomma, i problemi non mancano.