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Brocchi, trasferito
il docente audace
con le studentesse

La sede del liceo Brocchi, teatro dei presunti apprezzamentiIl preside Gianni Zen
La sede del liceo Brocchi, teatro dei presunti apprezzamentiIl preside Gianni Zen
La sede del liceo Brocchi, teatro dei presunti apprezzamentiIl preside Gianni Zen
La sede del liceo Brocchi, teatro dei presunti apprezzamentiIl preside Gianni Zen

Si chiude la vicenda del professore del Brocchi, presunto autore di apprezzamenti un po’ troppo audaci all’indirizzo di alcune studentesse. Nei giorni scorsi un decreto della Direzione scolastica regionale ha disposto d’ufficio il trasferimento del docente in una nuova scuola. La destinazione scelta è un istituto professionale della provincia, a prevalente frequentazione maschile, nel quale l’insegnante avrebbe già preso servizio. Al Brocchi, la sua assenza improvvisa e apparentemente non giustificata ha destato più di qualche perplessità tra i colleghi e, anche ieri, nei corridoi del più frequentato liceo cittadino non si parlava d’altro. Di fronte alle richieste di spiegazione, i vertici della scuola, in testa il dirigente Gianni Zen, hanno preferito tenere un profilo basso, trincerandosi dietro il segreto d’ufficio.

«La questione - ha commentato Zen - è stata esaminata dai funzionari regionali. Per correttezza nei confronti di tutte le parti in causa non ritengo di dover commentare».

La vicenda del docente si era aperta all’inizio della scorsa primavera, dopo che alcuni genitori, infuriati, si erano lamentati per una sequenza, a loro dire reiterata, di “complimenti” relativi ad alcuni particolari anatomici delle loro figlie. Secondo quanto era emerso nelle settimane successive, il professore aveva l’abitudine di evidenziare l’avvenenza delle sue allieve con apprezzamenti un po’ troppo piccanti. Le famiglie che, dopo aver chiesto inutilmente un confronto con il docente, si erano presentate dal preside. Quest’ultimo aveva contestato per lettera gli addebiti al docente, concedendogli dieci giorni per replicare con una propria difesa. La replica era pure arrivata, ma in classe, durante le ore di lezione e ad alta voce. A quanto avevano riferito alcuni testimoni, il professore contestato avrebbe letto le accuse a suo carico durante le ore di lezione di fronte agli studenti. A seguire, aveva anche letto in pubblico gli apprezzamenti, riportati tra virgolette, dai quali era dipesa la contestazione scritta del preside. Quando la notizia della provocazione è arrivata alle famiglie e ai vertici della scuola, al Brocchi si è scatenato l’inferno. Tra telefonate di fuoco, promesse di esposti alla magistratura e richieste di allontanamento del professore, per alcuni giorni il centralino del liceo non si è fatto mancare nulla. Di conseguenza, prima che la situazione sfuggisse di mano, il dirigente scolastico ha deciso di investire della questione la direzione regionale, che ha disposto un’istruttoria e inviato al Brocchi i propri ispettori. Il passaggio che ha chiuso la vicenda, è avvenuto una decina di giorni fa con la decisione, per decreto, di trasferire il docente finito nella bufera in un diverso istituto.

Lorenzo Parolin

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