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Roana

Barista sequestrato nel bosco e picchiato per l’incasso della birreria

È successo al titolare della birreria Pejo di Canove: il bottino è di 3 mila euro. Indagano i carabinieri

Picchiato, caricato in un’auto, portato in una zona isolata, e preso a botte ancora. Tutto per alcune migliaia di euro d’incasso, almeno stando alla denuncia sporta alle forze dell’ordine. Il fatto è successo nella notte tra mercoledì e giovedì a Canove di Roana e ha avuto come vittima Junmao Chen, gestore della bruschetteria e birreria Pejo 2, situata nella centrale piazza San Marco della frazione.

Il gestore della bruschetteria di Canove picchiato e sequestrato

La serata era andata bene per Chen, originario dalla Cina ma residente ormai da anni nella Pedemontana, che da poco ha preso in gestione il locale, grazie alla festa di San Marco in corso a Canove. Il locale è stato molto frequentato fino a quasi le 2 di notte, quando, con il calo degli avventori, il gestore ha deciso di chiudere. All’interno c’erano ancora due clienti, che dopo un ulteriore invito del gestore a uscire si sono alzati e hanno lasciato il locale, apparentemente senza creare problemi. Fatte le ultime pulizie, Chen è uscito verso le 2.30, quando gli si sono parati davanti proprio quei due avventori che avevano lasciato il locale per ultimi.

Aggredito a bastonate per farsi consegnare l'incasso della serata

Questi prima lo hanno aggredito con un bastone e poi, una volta sopraffatto, lo hanno caricato nella loro auto e si sono diretti in una zona isolata in località Boscon, posto tra le frazioni di Canove e Cesuna. I due lo hanno fatto scendere dall’auto, lo hanno picchiato ancora con pugni e bastonate, per poi farsi consegnare tutto l’incasso della serata, quantificato in poco meno di tremila euro. Con i soldi di Chen, i due sono risaliti in auto per poi allontanarsi in direzione di Cesuna e probabilmente verso la provinciale del Costo per scendere in pianura. Chen, dolorante e scosso, si è inoltrato a piedi verso Canove, dove ha poi lanciato l’allarme ai carabinieri. Dalla testimonianza rilasciata, sembra che i due malviventi avessero un forte accento dell’est europeo.

La testimonianza del barista

Junmao Chen, che i residenti conoscono come “Luca”, dopo la sua denuncia ai militari dell’Arma è stato accompagnato in ospedale ad Asiago, dove gli sono state riscontrate lesioni e contusioni compatibili con quanto raccontato. Fortunatamente le ferite sono lievi, un forte ematoma addominale e qualche escoriazione al volto, e così dopo le cure del caso è stato dimesso.
«È una cosa allucinante, che mai avrei pensato potesse succedermi in un paese tranquillo come Canove - racconta Chen -. Io non so chi sono e perché se la sono presa con me. Non li ho mai visti prima, non erano mai entrati nel mio locale, e a quanto ne so nessuno degli avventori li conosceva. Sono scioccato, spaventato e spero solo che i carabinieri possano trovare questi delinquenti».

Le indagini e le telecamere del locale

Sul fatto stanno indagando i carabinieri della stazione di Canove in collaborazione con la compagnia carabinieri di Thiene, che stanno visionando le riprese sia delle telecamere del locale sia quelle poste lungo la probabile via di fuga. A colpire è la violenza con cui hanno messo in atto la rapina al gestore della birreria.

Gerardo Rigoni

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