Il sapere antico e il potere aggregante delle tradizioni sono l’antidoto a una comunità divisa e il segno di un attaccamento vitale alla terra e alle viscere di un popolo. Da 606 anni ad Arzignano si festeggia Sant’Agata, patrona della città, una ragazza determinata, coraggiosa, dalla fede incrollabile e non disposta ai compromessi. Una devozione che rinnova il voto della città compiuto nel 1413 a memoria della grazia ricevuta dalla Santa con il successo riportato contro gli Ungari nell’assedio al Castello. La processione votiva è il momento culminante della festa patronale organizzata dalla Parrocchia di Tezze, l’associazione Sant’Agata con il sostegno del Comune e della Pro loco e la partecipazione di associazioni locali, per valorizzare il patrimonio storico, culturale e morale di Arzignano a rievocazione di quel periodo. Ed è stato così che ieri sbandieratori, nobildonne, cavalieri, suonatori di tamburo, bambini in abiti del tempo hanno richiamato il ’400 suscitando la curiosità e l’ammirazione della folla che si è unita al corteo o di chi, in cortile o dalla finestra, ha sbirciato per approfittare di questo tuffo nel passato e portare lo spirito della festa anche nelle proprie case e invitare, così, ospiti con un menù speciale. Tra un allegro vociare e mercatini con prodotti tipici, a osservare i personaggi in costume d’epoca c’erano anche uomini indiani col turbante in un meticcio accostamento di culture. La grande affluenza e la sentita partecipazione sono state apprezzate dalle autorità: «Questa rievocazione storica ravviva una tradizione. Avere un legame con il territorio, significa aumentare - ha commentato il vicesindaco Alessia Bevilacqua - il senso di protezione e di cura verso questo luogo. Sant’Agata era una ragazza forte e il pensiero va ai nostri giovani ovvero il nostro presente. A noi il compito di dare loro valori autentici per avere la voglia di investire dove sono nati e cresciuti. In settimana, partiranno i lavori di riqualificazione della piazza di Tezze». La giornata è proseguita, in una gremita chiesa parrocchiale con la messa celebrata da monsignor Lorenzo Zaupa vicario generale della diocesi di Vicenza in cui, a confermare l’integrazione dei fedeli stranieri, la lettura del Vangelo è anche in inglese. Poi, rendendo i giovani protagonisti di una memoria che si tramanda, la statua della Santa è stata portata dai diciottenni di Tezze. Hanno scritto alcune lettere per affiare a Sant’Agata sogni, aspirazioni, progetti e speranze. • © RIPRODUZIONE RISERVATA