<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Montorso

Guasti ai tubi della fognatura curati con tecnica cardiochirurgica

Nelle condotte è stata inserita una "calza" che poi si gonfia come gli "stent" coronarici. Così si rompe l'asfalto in un solo punto

Una fognatura rimessa a nuovo, senza dover scavare per tutta la lunghezza della condotta e creando solo una piccola incisione nell'asfalto. È l'innovativa tecnica eseguita da "Acque del Chiampo", il gestore pubblico che si occupa del ciclo idrico integrato con sede ad Arzignano.

L'intervento in via Fogazzaro a Montorso

È stato messo in atto via Fogazzaro a Montorso, per risolvere una perdita nella tubatura. Una sorta di "stent", divaricatore, come quelli utilizzati - con le dovute proporzioni - nel settore cardiochirurgico o per le coronarie ostruite.La tecnica di sistemazione della condotta attuata a Montorso potrà essere adottata nel territorio dell'Ovest Vicentino su cui ha competenza il gestore idrico. Questa tecnica si chiama "no-dig", dall'inglese no-digging ovvero "senza scavi", e consente di riportare a nuovo le tubazioni sotterranee senza bisogno di escavatori e ruspe che devastano l'asfalto in superficie risparmiando tempo e soldi ed evitando di intralciare il traffico e di produrre rifiuti derivanti dagli scavi.

L'intervento è durato solo 10 giorni

L'intervento, avvenuto su circa 400 metri di fognatura, rispettando la tempistica di appena 10 giorni lavorativi, ha permesso di risanare il collettore deteriorato che aveva infiltrazioni e raccoglieva quindi ingenti quantità di acqua piovana e di falda convogliandola nelle acque nere della fognatura e producendo, quindi, una criticità per la successiva fase di depurazione dell'acqua.Il cantiere "no-dig" prevede il rifacimento delle tubazioni attraverso l'inserimento di un tubolare, chiamato "calza", che poi viene gonfiato fino ad aderire perfettamente alle pareti della tubazione, e rinforzato grazie a resine termoindurenti. In questo modo diventa, di fatto, un nuovo tubo resistente agli agenti chimici contenuti nelle acque nere.Una sorta di "stent", appunto, usando la tecnica impiegata in medicina per contrastare il fenomeno delle coronarie ostruite: in quel caso un piccolo tubicino metallico a maglie espandile, capace di aderire alle pareti delle arterie coronarie, mantiene la pervietà delle coronarie stesse, mentre per le tubazioni la "calza" espandibile viene rinforzata per garantire una nuova tenuta.

Una tecnica molto meno impattante e costosa

«Quando è possibile, in base alle caratteristiche del cantiere - commenta il direttore generale della società pubblica "Acque del Chiampo Spa", Andrea Chiorboli - usiamo la tecnologia "no-dig" che è molto meno impattante. Si riducono di molto i costi e i tempi del cantiere: basti pensare che per quello di via Fogazzaro ci abbiamo messo 10 giorni contro i due mesi che sarebbero serviti con un cantiere di tipo tradizionale (con scavo per arrivare alla rottura sotterranea e successiva riasfaltatura a fine intervento, ndr). Non si effettuano infatti quasi completamente scavi, a parte quelli minimi per operare, e di conseguenza non si creano grandi disagi al traffico, la nuova asfaltatura è limitata e non si producono rifiuti da smaltire con i camion. È un tipo di cantiere molto più sostenibile sia dal punto di vista economico, che ambientale e per la vita quotidiana della comunità in una via residenziale».L'intervento in via Fogazzaro proseguirà ora con l'attività di rifacimento degli allacci e di modifica degli scarichi delle utenze. Il costo totale dell'intervento, comprensivo di rifacimento della tubazione con tecnologia "no-dig" e successivi lavori per allacci e adeguamento degli scarichi, ammonta a circa 240 mila euro.

Giorgio Zordan

Suggerimenti