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Pfas e allagamenti, pronti 12 milioni

Una parte dell’impianto di depurazione di “Acque del Chiampo” con sede ad Arzignano.  FOTO ARCHIVIOIn caso di siccità erano state usate autocisterne in Valchiampo.  ARCHIVIO
Una parte dell’impianto di depurazione di “Acque del Chiampo” con sede ad Arzignano. FOTO ARCHIVIOIn caso di siccità erano state usate autocisterne in Valchiampo. ARCHIVIO
Una parte dell’impianto di depurazione di “Acque del Chiampo” con sede ad Arzignano.  FOTO ARCHIVIOIn caso di siccità erano state usate autocisterne in Valchiampo.  ARCHIVIO
Una parte dell’impianto di depurazione di “Acque del Chiampo” con sede ad Arzignano. FOTO ARCHIVIOIn caso di siccità erano state usate autocisterne in Valchiampo. ARCHIVIO

Estensione delle reti acquedottistiche e fognarie nelle zone rosse zero Pfas e nell’Alta Valle del Chiampo e soluzioni di alcune criticità idrauliche. L’assemblea di Acque del Chiampo ha approvato budget e piano opere del 2019, oltre 12 milioni 700 mila euro, e del triennio 2019-2021, per 55 milioni 600 mila. Nei 10 comuni di competenza per il settore civile investimenti di oltre 2 milioni 700 mila euro nel 2019 e di oltre 13 milioni nel triennio su acquedotti e di circa 2 milioni 100 mila nel 2019 e di 9 milioni 500 mila fino al 2021 nella rete fognaria. ACQUEDOTTI. «Ci sono alcune priorità, concordate con i sindaci, che trovano soluzione dal 2019» precisa il consigliere delegato di Acque del Chiampo Andrea Pellizzari. A Brendola e Lonigo, zona rossa, si completa l’estensione delle reti per un milione 100 mila euro. A Chiampo si spendono 2 milioni di euro dal 2019 per estendere l’acquedotto in zona Mistrorighi. «Sarà una nuova connessione all’impianto dove prima ci si avvaleva di sorgenti spontanee - spiega - ma considerati la popolazione aumentata, i problemi di siccità nel periodo estivo e uno standard migliore di qualità dell’acqua abbiamo anticipato progettazione e interventi». Nel 2019 via anche alla centrale idrica Natta a Montecchio, filtri ai carboni attivi; a nuovi collegamenti da Recoaro con Canove ad Arzignano per 100 mila euro «grazie all’accordo con Viacqua»; altri 300 mila per potenziare e migliorare impianti in Alta Valle, tra cui le sorgenti Papalini e Brassavalda, e circa 550 mila euro per manutenzioni e nuovi allacci. FOGNATURE. Ci saranno investimenti per estendere le reti e separare acque bianche e nere: a Brendola 790 mila euro, di cui 250 mila nel 2019; a Montorso quasi un milione e a Nogarole 540 mila tra 2019 e 2020. Nel 2019 partiranno anche interventi di sistemazione idraulica a San Bortolo di Arzignano: 700 mila euro tra via Tiro a Segno e laterali. Altra criticità idraulica ad Arzignano su via Trento e via Fiume: 3 milioni di euro dal 2019. «La rete fognaria ha bisogno di adeguamento e di manutenzione completa». Nel potenziamento fognature, un milione 200 mila euro sugli altri comuni del bacino. INDUSTRIALE E RICERCA. «I prossimi sono anni di investimenti importanti per la depurazione industriale - spiega Pellizzari - Entrano a regime l’ozonizzazione, cioè un terzo trattamento per ridurre gli inquinanti, e la nuova vasca di omogeneizzazione». Investimenti di oltre 4,5 milioni che salgono a oltre 9 e circa 11 milioni nel 2020 e 2021. Priorità anche a sviluppo e ricerca, spesa di 436 mila, con approfondimenti sulla questione Pfas e studi con Università di Padova e Torino, Consorzio Arica e Progetto Giada. TARIFFE. Nessun aumento per il civile: niente incremento del 3,6% previsto nel 2019. «Corrisponde a circa 440 mila euro - spiega Pellizzari - Grazie alla gestione 2018 e 2019 non sarà necessario». Sospeso anche l’aumento dell’1,85% per il settore industriale. «Grande lavoro di sinergia con il territorio e con i sindaci - conclude Renzo Marcigaglia presidente di Acque del Chiampo - La gestione oculata ci ha consentito di non aumentare le tariffe». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Luisa Nicoli

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