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Valchiampo

Un Natale senza luminarie per risparmiare energia

Le amministrazioni spengono i lampioni di notte, mentre a Chiampo si punta anche alla rimodulazione degli orari degli uffici del municipio

L’Alta Valchiampo fa squadra per contrastare il caro energia. Per gli enti locali si stimano bollette tre o quattro volte maggiori, un salasso per i Comuni. La stima fatta dal Comune di Chiampo sulle spese del gas per la stagione invernale, ad esempio, passerà da 165 mila dello scorso anno a 540 mila euro per il 2022-2023. Il costo dell’energia elettrica aumenterà - è l’ipotesi - di 200 mila euro. 

L'incontro dei sindaci per l'emergenza energia

I sindaci dell’alta valle del Chiampo si sono così incontrati per discutere e adottare provvedimenti emergenziali riguardanti le criticità diffuse nel far fronte alle spese per le bollette. «Alla luce della situazione e per far fronte ai costi triplicati, le contromisure messe in campo saranno molteplici», spiegano i sindaci. 
Nei Comuni di Altissimo, Crespadoro, Nogarole Vicentino e San Pietro Mussolino si provvederà allo spegnimento completo della pubblica illuminazione dall’una alle 5 del mattino fino a nuove disposizioni, mentre gli impianti relativi al progetto smart-town subiranno un abbassamento della luminosità del 60 per cento. 
Per quanto riguarda le luminarie natalizie, si è deciso per l’istallazione del solo albero di Natale in tutti i Comuni, con spegnimento dello stesso a mezzanotte. «Sempre con l’obiettivo di contenere i costi di gestione anche attraverso interventi di riorganizzazione interna, alcune ordinanze specifiche prevederanno la chiusura straordinaria dei nostri uffici pubblici durante i ponti a ridosso di giorni festivi», concludono i primi cittadini dei quattro Comuni. 
Anche a Chiampo sono previste misure di contrasto. I lavori in corso per la completa sostituzione dei corpi illuminanti del territorio cittadino porteranno ad un risparmio notevole.

Si cambiano le luci per risparmiare l'80%

«Stiamo accelerando i lavori e dovremmo risparmiare l’80 per cento entro 15 dicembre per quanto riguarda la pubblica illuminazione» conferma il sindaco Matteo Macilotti. Sul gas, Macilotti punta all’ottimizzazione e sul risparmio. «Cercheremo di ritardare il più possibile l’accensione dei riscaldamenti, e la stagione ci sta aiutando in questo senso. Stiamo anche studiando la possibilità di cambiare gli orari del municipio, con un tempo continuato fino alle 15 e un solo pomeriggio». Per affrontare i costi lievitati si utilizzeranno le casse comunali.

«Utilizzeremo i soldi dell’avanzo di bilancio, e fortunatamente il Comune di Chiampo ha una buona gestione. Per quanto riguarda il territorio, abbiamo fatto negli ultimi anni molti miglioramenti alla rete, e abbiamo eseguito una certosina operazione di rivalutazione della rete del gas, che ha portato ad un aumento del suo valore e di conseguenza un maggiore canone che l’ente gestione riconosce al Comune, pari a circa 200 mila euro». 

Infine, anche sul tema natalizio si punta al risparmio. Le luminarie ci saranno, ma in forma ridotta rispetto al passato. «Rimangono le sculture in piazza e addobberemo i ponti. Le luci, pur ridotte, rimarranno nei punti più centrali per un Natale dignitoso che non vada a penalizzare troppo la vita della comunità e le attività locali». 

Matteo Pieropan

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