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Arzignano

La lotta al Parkinson ora si fa con il computer

Nella sede del Parkinson Cafè di Arzignano nasce un nuovo servizio con l’università di Padova per allenare la mente. Malati assistiti con progetti specifici come l’uso di figure geometriche.
Al Parkinson Cafè in collaborazione con l’università di Padova avviato un nuovo servizio per stimolare la mente (Foto ZORDAN)
Al Parkinson Cafè in collaborazione con l’università di Padova avviato un nuovo servizio per stimolare la mente (Foto ZORDAN)
Al Parkinson Cafè in collaborazione con l’università di Padova avviato un nuovo servizio per stimolare la mente (Foto ZORDAN)
Al Parkinson Cafè in collaborazione con l’università di Padova avviato un nuovo servizio per stimolare la mente (Foto ZORDAN)

Dopo l’attività motoria, ecco l’allenamento per la mente. Il Parkinson Cafè di Arzignano sale di un ulteriore livello nei servizi proposti con un nuovo progetto, realizzato in collaborazione con l’università di Padova, che coinvolge gli ospiti in un percorso di stimolazione cognitiva studiato a misura delle loro effettive necessità per favorire il benessere complessivo della persona e il miglioramento della qualità di vita, anche dei famigliari.

Lotta al Parkinson, il progetto

È stato presentato l’altro giorno, nella sede di via Arciso Mastrotto, il progetto “Stimoliamo la mente: la stimolazione cognitiva a misura di Parkinson” con un angolo in cui si utilizzano software dedicati per tenere allenata la mente, come ad esempio la ricostruzione di figure geometriche.
Si tratta di un nuovo percorso che è stato fortemente voluto da Giovanna Mastrotto, presidente della “Fondazione Silvana e Bruno”, che coinvolge gli ospiti del Parkinson Café e i loro caregiver ovvero chi, come i famigliari, si occupa di assistenza, supporto e vicinanza al malato di Parkinson impegnandosi quotidianamente nelle attività di cura dell’assistito.
Il progetto è realizzato con la collaborazione con lo psicologo Tommaso Gandolfi e con il Dipartimento di neuroscienze dell’università di Padova nella figura del professore Angelo Antonini e della dottoressa Roberta Biundo.

Essere più vigile e presente nella quotidianità, quindi saper riportare al neurologo i reali disagi per migliorare la prescrizione terapeutica, conquistare un po’ di indipendenza, sollevare i caregiver grazie a tecniche compensative per le funzioni perse: piccoli progressi, ma grandi conquiste per una persona con il Parkinson, che migliorano la sua qualità di vita e quella dei suoi famigliari. I risultati raggiunti in questo ambito, e che oggi si possono mettere a disposizione di molte altre persone affette dalla malattia, si devono anche al coraggio e alla determinazione di Bruno Mastrotto che con entusiasmo si è affidato a queste terapie trovando notevoli benefici. Benefici che possono derivare dalla stimolazione cognitiva, ad oggi l’approccio psicologico con la più forte evidenza nel migliorare lo stato cognitivo del malato. È quanto è stato illustrato dal dott. Gandolfi, psicologo, dalla dottoressa Biundo, ricercatrice del Dipartimento di psicologia generale di Padova e dal prof. Antonini, direttore dell’unità Parkinson clinica neurologica del Dipartimento di neuroscienze di Padova.

Un ambulatorio dedicato

Michela Marcon, direttore di Neurologia dell’ospedale di Arzignano ha infine presentato i supporti a disposizione dei pazienti con Parkinson nel nuovo ambulatorio dedicato anche con la collaborazione della dottoressa Tiziana Mesiano, neurologa già referente scientifica del Parkinson Café. Erano presenti, oltre alla presidente della Fondazione Silvana e Bruno, Giovanna Mastrotto, il sindaco di Arzignano Alessia Bevilacqua, l’assessore al sociale Valeria Dal Lago e Achille Di Falco, direttore dei servizi socio sanitari dell’Ulss 8 Berica.
Il Parkinson Cafè, che «non esisterebbe senza il fondamentale apporto dei volontari», ha sottolineatoo Giovanna Mastrotto, è stato inaugurato nel 2016. A oggi sono 40 gli ospiti che lo frequentano ma sono stati più di 100 quelli che ne hanno beneficiato dall’apertura. Oltre mille le ore di attività motoria realizzate in questi anni. Lo scorso anno è stata inaugurata la palestra dedicata all’attività motoria specifica per i malati. Il nuovo e ampio spazio è andato ad aggiungersi a quello inaugurato nel 2016. Ora è arrivata l’inaugurazione del corner per la stimolazione cognitiva.

Giorgio Zordan

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