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Arzignano

La concia sostenibile avrà un museo interattivo

Audio, video e pannelli digitali per mostrare passato e futuro del settore. Progetto premiato dalla Regione con 120 mila euro

Uno spazio interattivo in grado di offrire una visione dinamica e coinvolgente della storia, delle innovazioni tecnologiche, dell'evoluzione sostenibile e delle opportunità di lavoro in campo tecnico e scientifico del polo conciario arzignanese. E tutto questo combinando aspetti storici, didattici, ambientali e di ricerca. È il polo museale che il Distretto veneto della pelle sta realizzando nella propria sede di in via Del lavoro 22, ad Arzignano.

Un progetto nato in collaborazione con la società Pleiadi

Il progetto, nato dalla collaborazione strategica con "Pleiadi" (società di divulgazione scientifica e museale) ed il supporto dell'Istituto commercio servizi Sb, sta diventando realtà anche grazie al contributo di 121 mila euro ottenuto dalla Regione. L'iniziativa si è classificata al terzo posto su 308 presentate in un apposito concorso su elaborati a sostegno di progetti culturali, creativi e audiovisivi.

Ambiente e innovazione nel polo museale

II polo museale sarà dedicato alla valorizzazione della storia, dell'identità e del patrimonio culturale dell'industria conciaria della Valle del Chiampo, centrato su sostenibilità ambientale e innovazione tecnologica del comparto. Infografiche, video e attività pratiche racconteranno la capacità di generare innovazione insita nella filiera veneta della pelle, per far comprendere, con linguaggi chiari e contemporanei, come sono stati affrontati negli anni rilevanti problemi di sicurezza e di impatto ambientale e come il settore sia diventato progressivamente sempre più sicuro, sostenibile e digitale.

Un'esperienza immersiva con l'ausilio di video

Per contribuire a creare un forte legame emotivo con i visitatori, prevista anche la realizzazione di un'intera area dedicata all'esperienza immersiva che, attraverso l'utilizzo di tecnologie audio-video di ultima generazione, proiezioni interattive e video mapping, rappresenterà le sfide passate, attuali e soprattutto future del Distretto veneto della pelle. Lo spazio sarà aperto alle delegazioni di clienti e fornitori delle aziende stesse del Distretto, agli studenti, ai cittadini del territorio e a tutti i visitatori interessati, locali e non.

La concia sostenibile

«Questo progetto rappresenta - ha commentato il direttore del distretto della pelle, Matteo Macilotti - un passo significativo per la nostra realtà che cerca di valorizzare una filiera che fino ad oggi non si è mai raccontata ma che oggi più che mai ha necessità di farlo in modo innovativo liberandosi dei pregiudizi che talvolta l'hanno circondata». «Questo progetto - aggiunge il presidente Riccardo Boschetti - è il risultato del nostro impegno costante per l'innovazione, la sostenibilità e l'educazione. Il polo museale coinvolgerà le aziende ed anche i loro clienti, oltre che la comunità locale e le scuole».

Il passato e il futuro. Il museo della pelle

«L'idea di un museo della pelle, nel nostro territorio, è un sogno - dice Lucrezia Maria Mecenero, responsabile del progetto per il Distretto della pelle - di cui si parla da tanto tempo e che oggi, grazie alla collaborazione con i nostri partner tecnici e all'avvallo della Regione, diventa realtà. Grazie alle nuove tecnologie, porteremo i visitatori del museo in un viaggio che li farà "immergere" nel passato del nostro settore e del territorio, ma anche nel suo futuro, fatto di innovazione e sempre maggiore sostenibilità». «Il Distretto della pelle - dice Lucio Biondaro di "Pleidadi" - può fare cultura del proprio settore, forte della propria storia, con una visione ai prossimi 20 anni. La volontà è creare un'esperienza avveniristica, immersiva, non paragonabile alle esperienze fin qui offerte nel territorio».

Giorgio Zordan

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