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Gestione dei rifiuti
Dubbi del Comune su Agno Chiampo

La sede di Agno Chiampo Ambiente a Brendola. FOTO MASSIGNAN
La sede di Agno Chiampo Ambiente a Brendola. FOTO MASSIGNAN
La sede di Agno Chiampo Ambiente a Brendola. FOTO MASSIGNAN
La sede di Agno Chiampo Ambiente a Brendola. FOTO MASSIGNAN

Il servizio di gestione dei rifiuti urbani con la società Agno Chiampo Ambiente è in scadenza al 31 dicembre. Ma stavolta il comune di Arzignano ha deciso di fare una valutazione a 360° gradi prima di prolungare il contratto con la società che gestisce raccolta e smaltimento in 23 paesi dell’Ovest Vicentino.

Una prima proroga del servizio, di un anno, era già stata approvata a fine 2015. Ora invece non sarà automatica. L’Amministrazione arzignanese ha infatti dato incarico ad un legale di valutare tutte le strade percorribili, in virtù di un quadro normativo non chiaro e soprattutto della mancata costituzione del bacino territoriale “Vicenza” di cui Arzignano dovrebbe fare parte con altri 91 comuni della Provincia.

Il problema di tipo normativo ha offerto al Comune anche l’occasione per valutare altri aspetti, non ultima la revisione del contratto in essere con Agno Chiampo Ambiente. «È un contratto definito diverso tempo fa - spiega l’assessore al bilancio Angelo Frigo - e in questi anni sono cambiate molte cose in tema di raccolta e gestione rifiuti. Per questo vogliamo valutare il modo migliore per proseguire il servizio nell’interesse del Comune e dei cittadini».

«Vogliamo innanzitutto capire cosa possiamo fare - continua Frigo - perché per legge un contratto non può essere prorogato all’infinito. Possiamo rinnovare di un altro anno? O dobbiamo bandire una gara e fare un nuovo affidamento del servizio?».

Ad Arzignano se ne sta parlando da mesi e il tema è emerso anche in assemblea ad Agno Chiampo. Dove le valutazioni in corso nella città del Grifo stanno creando qualche preoccupazione. «Dieci anni fa fu proprio il comune di Arzignano a promuovere il progetto di unione del territorio pensando ad un gestore unico dell'acqua, ossia Acque del Chiampo, e un gestore unico del sistema dei rifiuti, ossia Agno Chiampo Ambiente - dice il presidente Alberto Carletti -. Spiace constatare, quindi, che oggi sia la stessa Arzignano, che ci ha sempre riconosciuto la qualità del servizio, a guardarsi attorno cercando alternative. Anche perché in questi ultimi anni è cresciuta in tutti gli altri soci la convinzione che quella dell'unione sia la strada giusta, soprattutto nell'ottica di futuri ampliamenti e aggregazioni. Ricordo poi che dal confronto con altri gestori del Veneto, anche privati, risulta che le nostre tariffe sono tra le più basse e quindi altamente concorrenziali. Detto questo, non possiamo che attendere cosa deciderà il Consiglio».

Sarà l’assemblea consiliare a dover scegliere. «Non abbiamo deciso di uscire da Agno Chiampo - conclude l’assessore Frigo - ma se giuridicamente saremo liberi di scegliere tra più opportunità, valuteremo la migliore».

Luisa Nicoli

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