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Crespadoro

Cima Marana, otto scalate in 21 ore. Pieropan è il re della montagna

Sono state 55 le salite dell'atleta per allenarsi con tempi da record. La partenza di sera e poi su e giù per 78 chilometri controllato da gps

Impresa da record per Franco Pieropan, 55 anni, di Arzignano, entrato nella “Hall of fame” dell’Everesting. Si tratta di un’attività in cui un runner sale e scende più volte da una montagna, scalando complessivamente 8.848 metri di dislivello (come l’Everest). Pieropan ha scelto il monte Marana per compiere il suo “8848”, da Ferrazza di Crespadoro alla cima per 8 volte consecutive. I numeri sono da capogiro: una distanza di 78,34 chilometri, con 9.028 metri di dislivello, compiuti in 21 ore totali (15 in movimento) e una media di 98 passi al minuto. «Sono un appassionato ciclista, non un runner - spiega -. Ho fatto attività in mountain bike, come la “24 ore” (è un’endurance di mountain bike, ndr). L’Everesting è nato da una sfida di alcuni amici e io ho accettato».

La prova va completata senza dormire

La prova consiste nel percorrere, anche in maniera autonoma, una salita ripetuta sullo stesso segmento, tracciata da gps, con pause ma senza dormire. Tra le sue motivazioni più grandi, c’è la grande passione per i monti.
«Bisogna sentire la montagna e il sentiero dentro di sé - commenta -. Quel percorso “mi appartiene” profondamente. Se avessi provato con un’altra cima, non avrei trovato la giusta motivazione. Ma quando salgo a cima Marana so di andare verso la pace e da lassù ascolto il silenzio, con grande rispetto».

Gli allenamenti cominciati ad ottobre

Il 55enne ha iniziato ad allenarsi in ottobre, dopo aver disegnato il suo percorso. Ogni martedì sera, terminato il lavoro, raggiungeva Ferrazza alle 18 e iniziava la salita, verso i Papalini, da qui la contrada Pozza, poi Castagna e, infilava, il sentiero impervio, ovvero la “direttissima”, fino alla croce a 1.554 metri. Anche il ritorno, rigorosamente a piedi. Il sabato e la domenica replicando il tragitto due o anche quattro volte.
«Devo ringraziare mia moglie Marianives che mi appoggia e mi ha aiutato. Non è scontato avere alle spalle la famiglia che comprende e supporta, con la moglie che ti aspetta e ti accoglie alle nove di sera, quando rientri dagli allenamenti».
Sono state 55 in tutto le salite compiute per allenarsi, con tempi di percorrenza, da vero record. Poi, Pieropan è arrivato alla giusta preparazione per compiere l’impresa, arrivando al traguardo proprio di recente, partendo alle 17.15 da Ferrazza.

L'impresa è cominciata di notte

«Ho scelto di iniziare di sera perché le prime scalate durante la notte sono più affrontabili. Per le ultime con il fare del giorno c’è la stanchezza, ma si è incentivati dal sorgere del sole - continua -. Non ho sentito difficoltà e non ho avuto momenti di crisi perché, oltre all’allenamento, sentivo il sentiero “mio”. Sono molto legato a quella montagna. E poi - precisa- mollare è contro la mia indole».
L’ultima salita e l’arrivo, verso le 14.30 del giorno dopo, per l’ottava e ultima volta, a cima Marana: «Quando sono giunto alla croce, raggiunti gli 8.848 metri di dislivello, ho provato un’emozione immensa, sfociata in un grido liberatorio, davanti agli amici e alle persone a me care», ricorda. Gli amici lo hanno sempre sostenuto: «Il loro supporto è stato bellissimo - conclude -. Hanno voluto anche fare alcuni tratti assieme a me e mi hanno fatto festa con una grigliata a cima Marana».

Matteo Pieropan

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