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Arzignano

Banda costruisce
ponte per il colpo
in conceria

I bancali pronti per la spedizione alla Val Costa. FOTOSERVIZIO MASSIGNAN
I bancali pronti per la spedizione alla Val Costa. FOTOSERVIZIO MASSIGNAN
I bancali pronti per la spedizione alla Val Costa. FOTOSERVIZIO MASSIGNAN
I bancali pronti per la spedizione alla Val Costa. FOTOSERVIZIO MASSIGNAN

Si costruiscono un ponte per raggiungere il retro della conceria e depredarla. Hanno studiato bene il colpo i ladri che nella notte tra giovedì e venerdì sono entrati nel cortile della ditta Spaccatrice Val Costa, in via Montorso 4/C, e rubato tre bancali di pelli in giacenza, per un valore di circa 36mila euro. L’hanno studiato perché con il furgone non sono entrati dal cancello principale o comunque dalla strada, ma approfittando del buio della notte, tra l’1 e le 2.30, sono arrivati dalla parte retrostante la fabbrica.

Questo però significa dover percorrere un tratto di campo ma soprattutto superare un fossato che rappresenta una sorta di protezione naturale per la Val Costa. Tanto da non essere nemmeno recintata da quel lato. Ma i malviventi erano attrezzati a superare ogni ostacolo. E per passare sul fossato con un furgone, ha raccontato il titolare dell’azienda Antonio Pianalto, hanno posato una specie di ponte, realizzato con tavole in legno pesante e pannelli in ferro, materiali abitualmente utilizzati per predisporre le impalcature per i lavori edili.

Così, una volta superato il fossato, per i ladri è stato facile arrivare al cortile, dalla parte priva di recinzione, e prelevare tre bancali di pelli rifinite per la carrozzeria delle auto, già pronte in giacenza per la consegna prevista qualche ora dopo. Rubate quindi 366 pelli, i malviventi sono ritornati indietro con il primo carico di merce.

E lì deve essere successo qualcosa. Probabilmente quella sorta di passerella allestita sul fossato ha parzialmente ceduto e così non sono più stati in grado di tornare in cortile. Dove c’erano altri 15 bancali di pelli rifinite pronte per la consegna per un valore complessivo di circa 300mila euro.

Ad accorgersi del furto sono stati i lavoratori e il titolare della ditta di pelli e pellami al mattino, verso le 7.30, quando hanno trovato alcuni bancali svuotati abbandonati in cortile. E i resti di quello che era una sorta di ponte allestito dai ladri sul fossato nel retro della fabbrica. Il titolare Antonio Pianalto ha presentato denuncia ai carabinieri di Arzignano. Adesso sono in corso le indagini dei militari, che stanno anche valutando le immagini registrare quella notte dalle telecamere della videosorveglianza delle aziende vicine alla Spaccatrice Val Costa.

Luisa Nicoli

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