Cantore, poeta e artista del legno. Una figura poliedrica quella di Sante Carradore, conosciuto e apprezzato soprattutto nella parrocchia di Ognissanti, spentosi all'età di 90 anni.
«Quando muore un poeta. Ma com'è - lo ricorda l'amico Bepi De Marzi - la voce dei poeti? La voce di Sante Carradore, che abbiamo sempre chiamato Santo. Con i pìculi del Coro della chiesa quando dirigeva il maestro Organo. Poi è diventato tenore. Quando il coro parrocchiale di Ognissanti è stato diretto da don Bassetto, l'hanno chiamato Schola Cantorum. Suonava l'organo il maestro Dal Cortivo».
Innamorato del canto, ma non solo. «Sapeva fare tutto: ha sempre fatto tutto per tutti. Anche artista del legno. Gli canteremo - conclude De Marzi - la messa. Gli canteremo anche "In Paradisum". Perché siamo certi che farà il poeta e l'artigiano e il consolatore anche Lassù, dove i Santi saranno felici di farsi raccontare le storie di quaggiù».
Carradore lascia la moglie Lina e il figlio Giorgio. La liturgia di resurrezione è stata fissata per questa mattina (giovedì 19 ottobre), alle 10, nel duomo di Ognissanti.