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Maltempo sul Vicentino

Tre nubifragi in tre giorni. «In ginocchio 120 aziende»

Accanto ai danni alle colture ci sono quelli agli edifici
Accanto ai danni alle colture ci sono quelli agli edifici
Accanto ai danni alle colture ci sono quelli agli edifici
Accanto ai danni alle colture ci sono quelli agli edifici

Tre nubifragi in tre giorni, con una vasta area della provincia colpita. Anche ieri il maltempo ha prodotto conseguenze, dopo la grandinata di lunedì e il downburst (raffica discendente) di martedì, costringendo i vigili del fuoco a nuovi interventi per alberi caduti e lamiere staccate. Pesanti i danni complessivi al patrimonio arboreo di molti comuni, alle costruzioni civili e all’agricoltura.

 

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Le prime stime di Coldiretti Vicenza indicano che almeno 120 aziende agricole della provincia sono state danneggiate. L’intensa grandinata di lunedì e i nubifragi di martedì con un terzo tempo anche ieri non hanno flagellato solo le attività orticole, ma anche quelle cerealicole e zootecniche. La conta dei danni è ancora in corso, ma per Martino Cerantola, presidente provinciale dei Coltivatori Diretti, potrebbe arrivare a qualche milione di euro. «Tra i produttori di ortaggi sono state rilevate perdite anche del 90 per cento alle quali si sommano i costi per sistemare le strutture compromesse dalla grandine e dalle raffiche di vento», spiega. «Parlo di danni per milioni di euro perché è stata anche colpita la produzione di cereali per le aziende zootecniche che ora, non potendo contare su quanto seminato nei propri campi, dovranno acquistare foraggio per alimentare il bestiame. Visto il tempo impazzito cresce la necessità di una forma assicurativa o mutualistica a difesa e a tutela dei redditi delle aziende agricole».

Un sostegno potrebbe arrivare anche dalla Regione, già interpellata dalle amministrazioni dei Comuni maggiormente colpiti. «Già lunedì ho richiesto lo stato di calamità all’ente regionale. Quando riceveremo conferme comunicheremo ai cittadini le modalità per richiedere il ristoro dei danni», conferma il sindaco di Monticello, Damiano Ceron. Martedì, dopo la seconda ondata, la Regione ha dichiarato lo stato di crisi.
Anche a Bolzano Vicentino ci si lecca le ferite. «Sicuramente si tratta di danni per centinaia di migliaia di euro - commenta il sindaco Daniele Galvan -. Il tetto dell'asilo nido e quello della scuola secondaria di primo grado sono stati danneggiati. Quello della Casa delle associazioni, a seguito della caduta di due piante ad alto fusto, è da rifare completamente. Poi è stata danneggiata la guaina a copertura del cimitero di Lisiera, oltre al tetto della Latteria sociale». Almeno una ventina le abitazioni private danneggiate dal forte vento, oltre a due capannoni scoperchiati nella zona industriale.
Il Comune è al lavoro per la riapertura dei parchi, compreso il parco degli Alpini. Intanto si è appreso che anche alcuni edifici storici sono stati danneggiati, come la suggestiva villa Contarini di Piazzola sul Brenta dove sono state rotte 15 finestre e un’opera lignea della mostra su Dante.
Passata la paura, restano i danni, ingenti, causati dalla tromba d’aria e di grandine, che ha investito lunedì mattina la striscia di territorio dei comuni di Brogliano, di Castelgomberto e di Cornedo. Si è ristabilito il pensionato che, colpito dalla grandine lungo la pista ciclabile, è stato soccorso dall’ambulanza.

 

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Il senatore Udc Antonio De Poli ha intanto annunciato un’interrogazione parlamentare con la quale, tra l’altro, chiederà al Governo di dichiarare, come richiesto dal governatore Luca Zaia, lo stato di calamità. 

 

Hanno collaborato Marco Marini e Aristide Cariolato

Marco Billo

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