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Lonigo

Riccardo ha toccato i cuori: raccolti 11 mila euro alla cena per pagare la riabilitazione

Quattrocento partecipanti alla cena a Lonigo per il 17enne paralizzato. Il giovane potrà pagare un mese al Centro specializzato di Firenze
Riccardo Faresin con mamma e amici
Riccardo Faresin con mamma e amici
Riccardo Faresin con mamma e amici
Riccardo Faresin con mamma e amici

Riccardo ha toccato i cuori di centinaia di persone. E si sottoporrà alle terapie riabilitative di giugno, grazie alle donazioni. Il 17enne Riccardo Faresin, tetraplegico dopo un tuffo in mare che 2 anni fa gli ha lesionato una vertebra e ha interessato il midollo spinale, ha smosso le coscienze di molti.

La sua storia di coraggio e di sofferenza - psicologica, oltre che fisica - e la grande forza dei suoi genitori, hanno acceso una fiammata di solidarietà. La prima cena in suo onore, organizzata da Roberto, padre di Tommaso Destrini, compagno di classe che Riccardo ha definito «la mia roccia», ha registrato numeri sorprendenti. Anche grazie alla collaborazione con la Pro loco di Lonigo. Fin dalle 7 di sera, fuori dal tendone dove si teneva la cena, c’era una lunga fila di persone: giovani amici di Riccardo, famiglie con bambini, amministratori, rappresentanti di associazioni, conoscenti, colleghi dei genitori, docenti e persone comuni. I coperti serviti sono stati quasi 400. E potevano essere molti di più ma il luogo era al completo.

La serata è servita a sostenere la famiglia di Riccardo nella trasferta al Centro riabilitativo Giusti di Firenze, dal 10 giugno al 5 luglio, dove seguirà un percorso intensivo personalizzato di quattro settimane, per 7 ore al giorno, per recuperare il più possibile funzionalità e flessibilità muscolare, aiutato da fisioterapisti e da macchinari per lesionati midollari. Una sola settimana di terapia, che pare l’unica per fornire un po’ di autonomia al giovane, costa 2.500 euro.

 

Cure assicurate

La Pro loco di Lonigo ha raccolto i soldi dei commensali, quelli delle offerte e ha pure aggiunto una propria quota, arrivando all’eccezionale somma di 11 mila euro, subito consegnati al 17enne. Ciò significa che Riccardo e il papà Diego, che sarà a Firenze con lui per un mese, potranno pagare sia le cure che la permanenza nella città.

È stato un grande gesto di generosità, per un adolescente tutto sommato schivo e poco conosciuto. «Anche se Riccardo è riservato e ama stare tranquillo a casa, ha un carisma tutto suo, che tocca il cuore», dice mamma Isabella che non sa più come ringraziare tutte le persone che hanno aiutato suo figlio. Alle quasi 400 persone che hanno donato una quota con la cena, se ne sono aggiunte 300 nei giorni a seguire. Chi con una busta ai genitori, chi scusandosi per non aver trovato posto e rimediando con un’offerta, chi con bonifico. «Continuano ad arrivarci piccoli e grandi gesti solidali: ne siamo onorati e commossi. In tanti con problemi simili a Roberto, ci chiamano e raccontano le loro esperienze e le terapie che stanno seguendo», continua la mamma. Riccardo intanto si commuove di felicità.

Paola Bosaro

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