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Fusione con Montegalda «Ci crediamo ancora»

Il municipio di Grisignano. In consiglio si è parlato di fusione
Il municipio di Grisignano. In consiglio si è parlato di fusione
Il municipio di Grisignano. In consiglio si è parlato di fusione
Il municipio di Grisignano. In consiglio si è parlato di fusione

Sembrava un tema destinato a restare nel cassetto fino alle prossime elezione amministrative, invece, a Grisignano di Zocco si è tornato a parlare di una possibile fusione con Montegalda. L’occasione si è presentata durante una recente seduta ordinaria del Consiglio comunale, quando tra i banchi del municipio sono stati approvati diversi schemi di convenzione (alcuni non all’unanimità) tra i due Comuni dell’est vicentino, riguardanti la protezione civile, i servizi sociali e l’edilizia scolastica. Il tema della creazione di un nuovo comune aveva tenuto banco per diversi mesi nei rispettivi territori, tra assemblee pubbliche e riunioni. Nonostante l'iter ben avviato e il successivo brusco stop, arrivato dopo una riunione di preconsiglio della maggioranza di Montegalda, sembra che il progetto sia ancora in piedi. Non mancano però le perplessità da parte di Mauro Cracco, capogruppo di minoranza di Impegno per Grisignano: «Vogliamo capire se Montegalda ci sta facendo perdere tempo - ha esordito durante la seduta -. Inoltre ho letto che il neonato Comune di Val Liona sta avendo delle difficoltà nel ricevere i fondi che lo Stato ha promesso. Non vorrei quindi che stessimo correndo verso qualcosa che, alla fine, non ci porti tutti questi benefici. Riteniamo che certi servizi, con la fusione, potrebbero portare anche degli aspetti positivi, però abbiamo delle titubanze e vogliamo capire cosa Montegalda intende fare». Pronta la risposta di Renzo Lotto, sindaco di Grisignano: «Tutti siamo rimasti male dopo la frenata per la fusione, ma se facciamo un passo indietro capiamo che c’erano delle riflessioni da fare. Non stavamo comunque decidendo se fare o no la fusione, ma volevamo mettere i cittadini in condizione di scegliere tramite il referendum. Montegalda? Queste convenzioni loro le hanno già approvate in Consiglio all’unanimità. Lo stop di qualche mese fa non è arrivato a causa della non volontà di andare in fusione, ma forse per loro era ancora troppo presto per prendere una decisione di questo tipo». Secondo il primo cittadino, la strada che può portare ad una possibile fusione, è appunto quella delle convenzioni. «La collaborazione deve continuare - continua Lotto -, per questo stiamo facendo lavorare insieme gli uffici comunali. Forse trovarsi in fusione dalla sera alla mattina sarebbe stato uno scontro un po’ violento. Cominciare attraverso le convenzioni ci sembra invece un passaggio più idoneo per maturare una decisione così importante». L’iter, dunque, continua. «Sta andando avanti anche lo studio del progetto di fattibilità relativo alla fusione, quindi la volontà è quella di proseguire. Ho parlato con il sindaco di Val Liona e hanno avuto un taglio di 50 mila euro rispetto alla cifra iniziale, legato ad una ripartizione di un fondo a livello nazionale. Certo il tema, a livello economico, andrà ad assottigliarsi - conclude il primo cittadino -, perché sempre più comuni stanno pensando di andare a fusione». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

M.M.

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