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Omicidio a Zovencedo

Freddato a colpi
di fucile: spunta
un'auto sospetta

La vittima, Mauro Pretto, 47 anni. COLORFOTO
La vittima, Mauro Pretto, 47 anni. COLORFOTO
Omicidio a Zovencedo

ZOVENCEDO. Omicidio a Zovencedo: un uomo di 47 anni, Mauro Pretto, è stato ucciso con almeno uno, forse due, colpi di fucile sparati in serie, e a distanza ravvicinata, mentre si trovava sull'uscio della sua abitazione, un casolare isolato in zona Gazzo, a Zovencedo. Nessuno dei vicini di casa avrebbe sentito il rumore degli spari. Le altre abitazioni si trovano comunque a diversi metri di distanza. A ritrovare Pretto, sabato mattina, un conoscente, che ha visto il corpo riverso a terra. 

 

I FORI DI PROIETTILE SULLA PORTA (video Negrin)

 

Le indagini sono affidate ai carabineri che non escludono per ora ipotesi: dalla pista passionale al tentativo di rapina anche se sembra che nulla sia stato toccato nell’appartamento della vittima.

 

L’uomo, che collaborava con suo fratello in un’attività a Brendola, non avrebbe condotto vita sociale ma in paese molti lo ricordano come una brava persona riservata. Venerdì pomeriggio aveva trascorso alcune ore in un bar per vedere la tappa del Giro d’Italia quindi aveva chiacchierato con alcuni avventori fumando una sigaretta prima di tornare a casa. 

 

I CARABINIERI SUL LUOGO DEL DELITTO (video Bernardini)

 

Il testimone e il giallo dell'Alfa. C'è una sola strada sterrata, stretta e piena di buche, che conduce al casolare isolato dove abitava Mauro Pretto. E chi lo andava a trovare, come raccontano gli avventori del bar Kamasutra, preferiva lasciare l'auto all'inizio della salita e da lì proseguire a piedi. Proprio in quel piccolo slargo in mezzo all'erba alta, un giovane ha raccontato ai carabinieri di aver notato all'alba di ieri un'Alfa 159, dalla quale è sceso un uomo che si è poi incamminato verso l'abitazione di Pretto.

Il testimone, che stava tornando a casa dopo la nottata trascorsa in una discoteca, si è detto sicuro sulla marca e il modello della vettura, ma la semioscurità e la distanza non gli hanno permesso di vedere le sembianze della persona che saliva a piedi la stradina. Il racconto del giovane è all'esame dei carabinieri del nucleo investigativo.

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