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Camisano Vicentino

L’azienda attenta al sociale. Progetti per mezzo milione di euro

Cereal Docks ha donato un’auto medica per il Suem, finanziato un parco urbano pubblico e la riqualificazione di un bocciodromo

«Fate come gli alberi: cambiate le foglie e conservate le radici». È iniziato con una citazione di Victor Hugo, l’evento di presentazione dei progetti sociali del gruppo Cereal Docks, organizzato sabato mattina a Camisano, nel quartier generale della realtà industriale, leader nella prima trasformazione agroalimentare. Un evento, voluto per celebrare i quarant’anni di fondazione dell’azienda e per presentare alla comunità camisanese (e vicentina) tre iniziative sociali fortemente legate al territorio, tra le quali la realizzazione di un nuovo polmone verde in paese e la donazione di un’auto medica per il Suem di Vicenza.

La fondazione dell'azienda

La mattinata, presentata dalla giornalista Giulia Armeni, non poteva che aprirsi con un breve excursus storico di Mauro Fanin, presidente della Cereal Docks e padrone di casa, che ha esordito ricordando la fondazione dell’azienda, allora chiamata Aurora, creata nel 1983 assieme al cugino Paolo. Fanin ha dunque ripercorso le tappe salienti del gruppo, legate spesso a eventi storici di livello mondiale, come la caduta del Muro di Berlino o la recente guerra in Ucraina. E anche se oggi la realtà industriale può contare su 11 stabilimenti, «la sede generale rimane a Camisano. L’anno prossimo sarà anche ampliata», ha dichiarato il presidente. Una realtà di respiro internazionale, dunque, le cui radici restano però ben piantate dove tutto ebbe inizio. Di qui, l’idea di dare vita a tre progetti sociali a favore del territorio, in occasione del 40esimo di fondazione.

Comprata un'ambulanza, finanziato un parco

Il primo, come detto, riguarda la donazione di un’auto medica nuova di zecca, tramite la Fondazione San Bortolo Onlus, dal valore di 90 mila euro, a servizio del Suem e dell’Ulss 8 Berica. Solo parole di ringraziamento da parte di Romina Cazzaro e Federico Politi, rispettivamente direttrice e direttore dell’Ulss e del Suem, saliti sul palco assieme a Fanin, seguite dal ringraziamento di Francesco Scanagatta, presidente della Fondazione San Bortolo. Sono invece legate proprio al territorio di Camisano le altre due iniziative sociali: il gruppo Cereal Docks, provvederà infatti a finanziare con 250 mila euro la creazione di un nuovo parco urbano pubblico, ribattezzato Parco Helianthus (dall’unione delle parole helios e anthos, ovvero sole e pianta, ispirate al girasole) che verrà realizzato nell’area situata tra via Volta, via Meucci e viale Venezia. Un nuovo polmone verde «diverso dal solito - ha spiegato Giacomo Guzzo, di Vivai Guzzo, responsabile del progetto -. Sarà una sorta di bosco, una zona naturalistica con poco impatto da parte dell’uomo».

Un parco a disposizione di tutti

Il parco, una volta realizzato, avrà funzioni ambientali e ricreative, e sarà a disposizione della cittadinanza (anche per eventi pubblici) grazie a un bosco, a una radura, e ad un’area pedonale. Il tutto, con una componente vegetale formata da molte specie autoctone, che garantirà «giochi di colore e di volume» e che richiederà una «manutenzione minima». Sul palco, Renzo Marangon, sindaco di Camisano, non ha mancato di ringraziare «Mauro e Paolo Fanin per tutto quello che stanno portando al nostro territorio». Un ringraziamento, che si estende anche al terzo progetto finanziato dalla Cereal Docks con 100 mila euro (assieme ad altre realtà imprenditoriali della zona), ovvero la riqualificazione del bocciodromo parrocchiale, costruito nel 1991 e ora in disuso. 

Marco Marini

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