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Vicenza

Violenza sulle donne: rubata e ritrovata la panchina rossa

AGGIORNAMENTO ORE 14 Rubata e ritrovata nell’arco di poche ore dalla polizia locale di Vicenza la panchina rossa, simbolo delle battaglie contro la violenza sulle donne e il femminicidio. Un gesto che i Dem avevano definito «un atto violento e vergognoso». La panchina, probabilmente rubata nella notte tra sabato e domenica, è stata ritrovata dai poliziotti non distante dal luogo in cui si trovava e già oggi pomeriggio sarà riportata nel luogo originario. I protagonisti del fatto avevano asportato la panchina, lasciando sul posto il paio di scarpe rosse, altro simbolo contro la violenza sulle donne.

Ore 7 Qualcuno lo aveva sussurrato nel giorno della posa della panchina rossa in via Giuriato, a San Pio X: «Speriamo duri». Così non è stato. Ieri mattina quella panchina, voluta e collocata dai circoli 3 e 4 del Partito democratico, con l’appoggio e la collaborazione di tutto il Pd cittadino, non c’era più. Qualcuno, tra sabato e domenica, l’ha fatta sparire, lasciando a lì a terra le scarpe rosse che erano state posate sulla seduta per rinforzare il valore simbolico della panca. E suscitando una generale amarezza tra i promotori dell’iniziativa e i residenti della zona. Cosa sia accaduto, nello specifico, non si sa. Sta di fatto che sabato la panchina c’era e domenica invece era sparita. Qualche informazione utile potrebbe forse arrivare dalle telecamere delle attività presenti nell’area. 

Il 20 novembre, giorno della posa della panchina, montata “in diretta” in una piccola area verde comunale, era stata organizzata anche una breve cerimonia, alla quale avevano preso parte il segretario cittadino dei dem Federico Formisano, i consiglieri comunali, il capogruppo Pd in Regione Giacomo Possamai e la presidente provinciale Chiara Luisetto, oltre ad iscritti e simpatizzanti. Letture e riflessioni sull’importanza «di partire dall’educazione e dalle scuole» e di «garantire sostegno alle donne che trovano il coraggio di denunciare» avevano accompagnato il momento di incontro.
Ieri mattina, in quello stesso spazio verde, è risaltato invece il vuoto. «Questo gesto ci ha amareggiati non tanto per la panchina in sé - è il commento di Giampaolo Devigili, del circolo 3 del Pd, tra i promotori dell’iniziativa e tra i primi ad accorgersi della sparizione - ma per il suo valore simbolico, per tutto quello che rappresenta». «Un’azione di questo tipo - aggiunge - non è nemmeno classificabile come atto vandalico, a mio parere è un atto politico. Portando via la panchina si è mancato di rispetto alle donne, è stato loro inferto un ulteriore colpo. E sappiamo quanto la situazione, per quanto riguarda la violenza contro le donne, sia grave». «Anche nella zona c’è grande indignazione per l’accaduto - conclude - il messaggio era stato ben accolto, tanto che nel corso di queste settimane alcune persone avevano lasciato altre scarpe rosse». 
Una partecipazione spontanea che era stata apprezzata dai promotori dato che la panchina, di un rosso vivo, era stata pensata sì in ricordo delle donne vittime di violenza, ma anche come stimolo per una riflessione collettiva. 
Sull’accaduto è intervenuto anche il consigliere comunale dem Giovanni Rolando. «Se la panca è stata trafugata per uso personale - le sue parole - se la possono pure tenere. Noi ne acquisteremo un’altra, autotassandoci ancora, magari con la struttura da fissare a terra. Vicenza è per i diritti e contro la violenza sulle donne per tutto l’anno, non solo il 25 novembre». 
Un secondo atto poco fortunato per questa panchina, che già non aveva avuto un esordio semplice. Al momento della sua posa, Federico Formisano, segretario cittadino del Pd, aveva infatti ricordato che il partito aveva cercato la condivisione dell’iniziativa con l’amministrazione comunale, ma senza ricevere risposta. «Il nostro partito - aveva precisato in una nota - lo scorso 9 giugno ha chiesto di eseguire a proprie spese e con propri incaricati la sistemazione e la tinteggiatura con il colore rosso di una panchina di quelle esistenti in un parco giochi a San Pio X. Avevamo proposto di assumerci questo onere ma con il totale e pieno coinvolgimento dell’amministrazione comunale. A questa missiva non è mai stata data risposta». Così, il 20 novembre, il Pd aveva deciso di intervenire lo stesso. 

 

Alessia Zorzan

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