<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Vicenza Vota 2023

Corsa a palazzo Trissino, Cicero è il terzo sfidante: «Mi candido per la città»

L'ex assessore si presenterà alle elezioni Amministrative con la lista “Impegno a 360 gradi”
L’ex assessore Claudio Cicero ha annunciato la candidatura ufficiale in vista delle Comunali
L’ex assessore Claudio Cicero ha annunciato la candidatura ufficiale in vista delle Comunali
L’ex assessore Claudio Cicero ha annunciato la candidatura ufficiale in vista delle Comunali
L’ex assessore Claudio Cicero ha annunciato la candidatura ufficiale in vista delle Comunali

Stavolta non imbocca una delle rotatorie che lo hanno reso celebre ma prende la rincorsa e va dritto al punto. Claudio Cicero torna a mettersi in proprio e annuncia il suo assalto a palazzo Trissino. A maggio si presenterà con la sua lista Impegno a 360° per chiedere ai vicentini voti e fiducia. Nei panni di candidato sindaco.

Come mai ha deciso di candidarsi?

Ho maturato un’esperienza che credo possa essere utile alla città; sento attorno a me la fiducia di tanti cittadini che mi hanno chiesto di tornare in pista e perché ho ancora voglia di mettermi in gioco per dare risposte alle persone, per fare. La voglia di lavorare non mi fa difetto.

Tra le sue motivazioni c’è anche la voglia di rivalsa verso Rucco?

No, c’è solo la voglia di lavorare. Dopodiché, certo, ho subito un trattamento meschino, sono stato mandato via da Rucco senza una spiegazione, per volontà di qualche partito. E mi faccia puntualizzare una cosa: la si smetta di dire che ho un carattere ingestibile. Tutte le decisioni che ho preso avevano il benestare della giunta. Essere determinati in quello che si fa, andare dritti come un treno per portare fatti, risultati, non significa essere ingestibili, significa essere appassionati di ciò che si fa e prendere il lavoro seriamente.

Fatto sta che lei da primo alleato di Rucco è diventato il primo dei suoi avversari.

Io cinque anni fa l’ho proposto come candidato sindaco. Per altro il patto prevedeva anche che io facessi il vicesindaco, ma rispettare le promesse diciamo che non è la principale qualità del sindaco. In ogni caso, non voglio divagare: io critico Rucco non per partito preso ma perché ha disatteso la maggior parte dei punti programmatici e questo è un fatto.

Non le pare di essere un po’ troppo duro?

Sono severo, ma giusto. Si è dimostrato un sindaco che non ha il polso della situazione, un sindaco senza idee che si è attorniato di un “cerchio” magico che gli ha fatto perdere il contatto con la realtà. La realtà è che la situazione in città non è rose e fiori e che c’è molta insoddisfazione da parte dei cittadini, anche tra quelli che cinque anni fa lo avevano votato. Ecco perché Rucco, pur essendo un sindaco uscente, è un candidato debole. E le dirò di più: se il centrodestra avesse scelto un candidato diverso da lui, autorevole, io lo avrei appoggiato e non sarei sceso in campo in prima persona.

Meglio Possamai di Rucco allora?

Meglio Cicero.

Sta già lavorando alla lista?

Abbiamo iniziato a lavorarci. Io e il mio gruppo. Siamo una squadra. Ci sono persone che sono con me dall’inizio, come Nico Pigato, altre che si sono avvicinate in un secondo momento, come la consigliera Alessandra Lolli. E invito tutte le persone che si sentono in sintonia con noi a farsi avanti: le porte sono aperte.

E il programma?

Lo elaboreremo insieme. Ci saranno alcuni miei capisaldi e altre proposte nuove. Sarà un programma snello, non serve scrivere la Divina Commedia: pochi punti, chiari, realizzabili, concreti.

La viabilità, si immagina, sarà al primo posto.

È vero che sono conosciuto come il “signore degli anelli” ed è vero che su questo tema penso di avere una competenza da spendere, ma non è l’unica priorità. Certo, c’è il tema della Tav che mi sta a cuore, perché questa amministrazione si è mossa malissimo ed io punto a dei miglioramenti, c’è il tema della linea Vicenza-Schio che va implementata, ma ci sono altre questioni che mi stanno a cuore e meritano attenzione: la manutenzione delle scuole, ad esempio, la sicurezza, l’edilizia agevolata. Per dire, io non avrei mai speso 5 milioni per palazzo Thiene, avrei mantenuto il vincolo museale ma quei soldi li avrei usati per riqualificare edifici per chi ne ha bisogno. Poi, certo, la mobilità è il mio cavallo di battaglia.

Il suo successore Matteo Celebron come se la sta cavando?

Mi pare che la risposta sia sotto gli occhi di tutti i cittadini. Non è mestiere suo.

Il primissimo intervento che farebbe lei sul fronte mobilità?

Viale Dal Verme: il semaforo di Sant’Antonino purtroppo è intoccabile ma il semaforo dei Laghi può essere variato e questo permetterebbe di fluidificare una parte di viale Dal Verme. Ho già uno schema di funzionamento pronto. E poi tanti piccoli interventi nei quartieri che si possono fare in quattro e quattr’otto. In via Tornieri, ad esempio, c’è da sistemare un incrocio e per farlo basta realizzare due mini-rotatorie unite tra loro. Conosco tutte le criticità della città, le ho studiate e voglio risolverle.

In queste elezioni oltre al centrodestra classico, ci sarà più di qualche candidato di area centrodestra, lei compreso. Teme che questo la penalizzi o conta di portare a casa le stesse percentuali prese in passato quando si candidò a sindaco?

Non faccio previsioni: io mi voglio misurare con il consenso, per me gli elettori hanno sempre ragione. Spero mi diano fiducia perché credo di avere qualcosa di positivo da dare, se non sarà così vorrà dire che non tornerò in consiglio comunale. È la democrazia.

In caso di ballottaggio quindi esclude un apparentamento con Rucco?

Lo escludo totalmente. 

Roberta Labruna

Suggerimenti