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Giovedì in edicola gratis con il GdV

Vicenza e il virus che ha fermato il mondo
In regalo un libro sui primi cento giorni

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La pandemia ha stravolto le esistenze di tutti: il dramma della malattia, la vita sospesa, l'angoscia per il lavoro. Oltre tre mesi fuori dall'ordinario, nei quali sono emersi anche i valori della resilienza e della solidarietà.

La redazione del Giornale di Vicenza ha realizzato un instant-book, dal titolo "Covid-19. Vicenza e la grande pandemia, il virus che ha fermato il mondo", che giovedì 28 maggio sarà distribuito gratuitamente nelle edicole con il quotidiano

Ottanta pagine di testi e fotografie per fissare - grazie alla "timeline" che scorre lungo tutto il volume - i momenti principali dell'epidemia, le tappe lungo le quali si è snodata nel Vicentino, in Italia e nel mondo, gli aspetti sui quali il coronavirus ha maggiormente inciso nelle realtà quotidiane.

 

I capitoli del libro. I capitoli principali partono da quello dedicato agli "Eroi in prima linea", i medici e gli infermieri che hanno dovuto, e devono ancora affrontare l'urto maggiore dell'emergenza. Il capitolo che li riguarda è arricchito dalle toccanti immagini del fotografo Mauro Pozzer, al quale è stata data la possibilità di entrare nei reparti ospedalieri più caldi.

Il deserto che il lockdown ha improvvisamente creato nelle città e nei paesi è uno degli aspetti che più hanno reso visibili le conseguenze del contagio; l'isolamento forzato ha costretto chiunque a ripensare il proprio stile di vita, privo di quella libertà che si dava per scontata e garantita. La chiusura di ogni contesto di ritrovo pubblico ha acceso la resilienza, dai tricolori esposti al canto dai balconi, ai disegni dei bambini.

Quei bambini privati dell'elemento fondamentale di socialità rappresentato dalla scuola. Gli anziani, dall'altra parte, sono le vittime principali della malattia, con l'aggravante di doverla affrontare in solitudine senza il conforto dei parenti, spesso fino all'esito fatale.

La pandemia ha chiuso le chiese, in una paradossale sovrapposizione tra quaresima e quarantena. Ha bloccato i campionati sportivi e gli allenamenti. Ha provocato enormi danni economici in tutti i comparti, che invocano urgenti e consistenti interventi da parte della politica. 

Tutti hanno dovuto fare i conti con mascherine e guanti e con gli obblighi, non privi di paradossi, del distanziamento sociale. Spesso, più che il senso civico, ha funzionato la paura di incorrere nelle sanzioni, e ci si è attrezzati dell'autocertificazione quando si varcava la porta di casa.

L'allentamento delle restrizioni, la cosiddetta fase due, è una boccata d'ossigeno, uno spiraglio in una situazione da incubo. Ottanta pagine da conservare per ricordarsi di quello che tutti abbiamo affrontato con coraggio e speranza. 

Gianmaria Pitton

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