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Vicenza

Controlli a Campo Marzo, due arrestati con passaporto falso

Si è conclusa ieri, mercoledì 21 settembre, una ulteriore fase dei controlli disposti dal questore e concentrate per lo più nelle “aree a rischio” di Vicenza, anche a seguito di segnalazioni pervenute da alcuni cittadini che hanno denunciato la presenza, nei giardini di Campo Marzo, di soggetti molesti, che assumerebbero spesso comportamenti inurbani ed a volte anche pericolosi. Pertanto, pattugliamenti e controlli specifici sono stati effettuati in Campo Marzo, Ponte degli Angeli, Piazza Matteotti, Piazzale Bologna, Giardini Salvi e tutta la zona del Quadrilatero.

Sono stati impiegate 25 persone di questura, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale e del reparto prevenzione del crimine della Polizia di Stato. In totale sono state controllate 69 persone, di cui 29 straniere e 24 con precedenti e 3 esercizi pubblici.

Due arresti per possesso di passaporti falsi

Nell’ambito delle attività di verifica connesse a questa operazione, gli agenti dell’ufficio immigrazione hanno preceduto all’arresto in flagranza nei confronti di due cittadini nigeriani – O. M. di 29 anni e A. O. di 26 anni – che si sono identificati utilizzando passaporti falsi, immediatamente individuati dai poliziotti e suffragati dalla successiva perizia tecnica.

I documenti sono stati sequestrati, e gli stranieri tratti in arresto per l’utilizzo di documento falso valido per l’espatrio e, dopo le procedure del caso, messi immediatamente a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

Gli altri risultati dei controlli a Vicenza

  • 2 decreti di allontanamento dall'Italia nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari che, durante i controlli, sono risultato irregolari e con precedenti penali o di polizia.
  • 2 avvisi orali nei confronti di un italiano e uno straniero con precedenti per reati di varia natura contro il patrimonio, contro la persona o spaccio di sostanze stupefacenti.
  • 3 fogli di via nei confronti di altrettanti soggetti socialmente pericolosi e che, per di più, non hanno alcun legame con il territorio nel quale sono stati rintracciati, per questo sono stati diffidati a lasciarlo con obbligo di non farvi rientro per un periodo di tre anni.
  • 1 ordine di accompagnamento alla frontiera di un cittadino maliano – F.M., di 30 anni (sono state rese note solo le iniziali) – privo dei titoli per permanere in Italia e con a proprio carico numerosi precedenti penali e di Polizia per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, falsa attestazione e rifiuto di fornire le generalità. L'uomo è stato trasferito presso il centro di permanenza per il rimpatrio di Gradisca di Isonzo  e nei prossimi giorni, verrà imbarcato sul primo volo disponibile per essere rimpatriato.

 

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