Una città così non l’avete mai vista. Vicenza in una domenica di piena emergenza coronavirus consegna cartoline che entreranno sicuramente nella storia e che mai si erano potute vedere finora. Sono immagini che parlano da sole: che raccontano della bellezza dei monumenti della città. Ma anche di angoli fuori dal salotto buono che solo senza il traffico è possibile apprezzare.
C’è il centro, sì, che è la bomboniera, ma ci sono tutte le strade attorno che liberate dalle vetture, dai bus e dal trantran quotidiano consegnano scorci che lasciano senza più di tante parole.
Attraversando corso Palladio, corso Fogazzaro e passando per piazza dei Signori e piazza delle Erbe e il Duomo si contano tre persone. Due portano a spasso il cane, un’altra signora, che evidentemente abita a meno di 200 metri, approfitta della piazza deserta per una telefonata all’ombra della Basilica. In piazza Matteotti i protagonisti sono due tassisti e tre senzatetto che si stendono sulle panchine davanti al Chiericati.
Anche Campo Marzo appare deserto. Appare, perché una volta passate la camionetta dell’esercito e la pattuglia della polizia, più di qualcuno compare da qualche angolo.
Dove non passa anima viva è piazzale della Vittoria; bisogna risalire i portici di Monte Berico. Il santuario svetta indisturbato sulla città che chiede come tutta la Lombardia, il Veneto e l’Italia di uscire da questa emergenza. Perché sarà pure meravigliosa Vicenza deserta, ma animata dai vicentini lo è ancora di più.